Come ti mungo il lavoratore in nero

Il sindacato: «Pagano senza garanzie sulla regolarizzazione»
Dalle 300.000 domande pervenute lo Stato incassa 154 milioni

Sono senza permesso di soggiorno, ma devono pagare i contributi Inps allo Stato. È questa la situazione paradossale in cui si trovano i cittadini stranieri che nel settembre scorso hanno fatto richiesta, con i loro datori di lavoro, di regolarizzazione.

La procedura, inserita nel "pacchetto anticrisi" varato dal Governo lo scorso autunno, prevedeva la possibilità di presentare la richiesta di emersione se il lavoratore era alle dipendenze del medesimo datore di lavoro almeno dall’aprile 2009. Questi, oltre alla consegna della documentazione di routine, doveva versare all’Agenzia delle entrate 500 euro (più una marca da bollo da 14,62 euro).

Michela Perrone

(continua)
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