Ex-Bassotto: indagati i due titolari
BIBIANA - "Ogni volta che tira vento c'è un quartiere che trattiene il respiro" avevamo scritto a settembre su queste colonne. La paura è quella che l'amianto contenuto nel tetto del grande capannone-magazzino della ex-Filatura Bassotto (andata a fuoco la sera del 17 marzo '98) possa diffondersi, con conseguenti (e gravi) rischi per la salute. Una paura emersa a più riprese in questi lunghi anni di abbandono ed ora acuita dal degrado che sta pian piano sbriciolando l'eternit.
Di qui la richiesta (spedita in autunno a sindaco, comando Vigili e responsabile dell'Area tecnica del Comune) «di provvedimenti a difesa della sicurezza e della salute pubblica». Una petizione, corroborata da 246 firme, in cui si segnalava come «in diversi punti del tetto i filamenti tendano a sbriciolarsi, con temibile effetto di loro dispersione nell'ambiente circostante». E ancora, «l'area adiacente all'ex-magazzino non è recintata ed è priva di misure di sicurezza, oltre ad essere frequentata abitualmente da bambini, con inevitabili rischi di incolumità».
Lucia Sorbino
(continua)Paola Molino