L'occupazione cresce, ma le imprese non trovano ricambio: su L'Eco EXTRA la tavola rotonda sul "mismatch"

L'occupazione cresce, ma le imprese non trovano ricambio: su L'Eco EXTRA la tavola rotonda sul "mismatch"
Sabato 3 Dicembre 2022 - 09:15

Il tasso di occupazione in Italia ha sfondato il tetto del 60 per cento, arrivando al 60,5% secondo i dati diffusi ieri dall'Istat. Non è stato mai così alto dal 1977, vale a dire da quando l'ente nazionale di statistica compila la serie storica. Un'impennata di quasi mezzo milione di posti di lavoro registrata in 12 mesi nel report di ottobre 2022 (diffuso giovedì) rispetto allo stesso mese del 2021. Quasi tutti a tempo indeterminato.

Tra le analisi che i media stanno diffondendo in questi giorni, prevale però un atteggiamento di prudenza di fronte a entusiasmi eccessivi. Il dato resta basso rispetto alle economie europee più sane. Ma ci sono comunque aspetti rilevanti che hanno a che fare con la stabilizzazione dei tanti contratti precari fatti negli anni passati. I posti a tempo indeterminato aumentano, soprattutto tra gli Over 50 (+ 4,5% in un anno).

Secondo molti analisti, sta accadendo che le imprese, se possono, stabilizzano i loro dipendenti già formati in azienda, per non perdere gli operai specializzati, "merce" sempre più rara, e per paura di non trovarne altri sul mercato, soprattutto tra i giovani. Parallelamente, calano i contratti a tempo determinato, quelli che generalmente inserivano le nuove leve in azienda (circa 20mila unità al meno al mese in Italia negli ultimi due mesi).

Il lavoro, quando c'è, fatica a trovare chi lo svolga, soprattutto tra i giovani.

 

LA TAVOLA ROTONDA

La tendenza è ormai nota agli addetti ai lavori, vale a dire alle imprese che non riescono ad assumere, alle scuole con le loro difficoltà a formare, alle agenzie di somministrazione lavoro che non hanno più persone da proporre. È proprio questo il tema della tavola rotonda che apre "L'Eco EXTRA" di dicembre, in edicola da mercoledì (o in abbonamento, anche digitale).

A lanciare un grido di allarme sono alcune delle attività più sane del territorio. Da parecchio tempo, ormai, lamentano di non trovare personale da inserire in azienda. Nella nostra redazione alcuni imprenditori hanno incontrato gli esponenti di scuole (professionali e non solo), istituzioni e consorzi pinerolesi interessati a ridurre il "mismatch", ovvero il disequlibrio tra l'offerta e la domanda di lavoro.

 

LA STARTUP

Nello stesso numero raccontiamo la storia di RestWorld, la startup che unisce psicologia e ingegneria per migliorare la ricerca di personale nel settore della ristorazione, uno dei più colpiti dal mismatch. A questo concorrono cause specifiche (ne parliamo nell'articolo) e i macrotrend globali come la great resignation, le dimissioni di massa, soprattutto tra gli Under 30, e l'abbandono del settore Ho.Re.Ca. durante i lockdown, da parte dei tanti che si sono ricollocati nella grande distribuzione e nella logistica.

Ma ad essere cambiata sembra essere proprio l'attitudine verso il mondo del lavoro: i ventenni non sognano più il posto fisso, con l'opportunità che hanno di crearsi il proprio lavoro fluido con l'aiuto delle tecnologie.

L.P.
Foto: Elisa Villaverde
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Paola Molino