OSTANA - Il Parco del Monviso inizia a piacere, almeno a Ostana l'idea sembra essere questa e - come già aveva anticipato qualche tempo fa - ora l'attivo Comune dell'Alta Val Po, attualmente fuori area protetta, ha chiesto di entrarne a far parte a pieno diritto con una buona fetta del suo territorio nella zona tutelata.
A due anni dalla sua nascita, che era stata costellata da non poche polemiche, il vento sembra dunque cambiare per il parco del Re di Pietra.
L'Amministrazione guidata da Giacomo Lombardo ha infatti intenzione di inoltrare la richiesta al Parco per entrare a far parte dell'ampio territorio che forma il Parco del Monviso, e che comprende il Bosco dell'Alevè in Valle Varaita (Casteldelfino e Pontechianale) e tutto il gruppo del Monviso con ampi spazi d'alta quota nei Comuni di Crissolo e Oncino.
«Non può che essere una buona notizia per il Parco - ha recentemente commentato il presidente Gianfranco Maregno - ed è anche un riconoscimento del lavoro che abbiamo portato avanti fino ad oggi. Ostana è un borgo con una comunità viva ed attiva e il suo ingresso nel nostro ente reca un grande valore aggiunto».
Ancora da definire con esattezza la porzione di territorio interessato ad entrare nel Parco, sicuramente rimarranno escluse le borgate per non interferire con il lavoro di recupero svolto con grande attenzione negli ultimi decenni.
«Sappiamo già che si tratterà di includere la parte bassa verso il Po e i pascoli a monte delle borgate. Un’operazione che non avrà costi per il paese, ma che si colloca in uno dei filoni su cui stiamo lavorando maggiormente, cioè la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e delle nostre bellezze naturalistiche. Essere parte del Parco del Monviso ci sembrava un’azione naturale e conseguente alle nostre politiche amministrative» ha spiegato Giacomo Lombardo. In Alta Valle Po, il Parco del Monviso gestisce anche il "sito di importanza comunitaria" della Grotta di Rio Martino.