Coronavirus: arrivati medici e infermieri per ospedale di Verduno,struttura Covid per tutto il Piemonte

Coronavirus: arrivati medici e infermieri per ospedale di Verduno,struttura Covid per tutto il Piemonte
Venerdì 20 Marzo 2020 - 16:30

Verrà aperto nei prossimi giorni il nuovo ospedale di Verduno, tra Alba e Bra, esclusivamente come Covid Hospital di riferimento del Piemonte. Sono, infatti,  già 44 i medici e 55 gli infermieri che hanno risposto al bando della Regione Piemonte di reclutamento del nuovo personale per assistere i pazienti affetti dal Coronavirus. Il bando, scaduto ieri, per inforzare i sanitari già disponibili, ricercava 34 medici (6 specialisti in anestesia e rianimazione, 6 specializzandi in anestesia e rianimazione, 6 specialisti in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 6 specializzandi in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 10 laureati in medicina e chirurgia) e 72 infermieri. Per tutti, l’azienda sanitaria CN2 ha predisposto la possibilità di usufruire di sistemazione alberghiera, comprensiva di vitto e alloggio.

"Questa struttura - ha spiegato il presidente Cirio - è stata attesa per 20 anni ed è stata realizzata grazie alla grande generosità degli imprenditori e dei cittadini di Langhe e Roero che, attraverso la Fondazione nata appositamente, hanno investito di tasca propria milioni di euro e lavoro perché potesse essere finalmente completata. Mai avremmo pensato di doverlo fare con urgenza per una situazione come quella attuale. Ma oggi, più che mai, poter contare su una struttura sanitaria completamente nuova e di ultima generazione come questa sarà una risorsa vitale per tutto il Piemonte”.

“E’ una soluzione alla quale lavoro dall’inizio della crisi, sollecitando la disponibilità di tutti a collaborare - ha puntualizzato l’assessore Icardi - Si sono accelerati al massimo i tempi con la ditta appaltatrice e gli organismi collaudatori per mettere l’ospedale nelle condizioni di aprire come Covid Hospital di riferimento del Piemonte. Abbiamo centinaia di posti a disposizione per trattamenti di terapia sub-intensiva e, possibilmente, intensiva. Sarà un ospedale in più, in quanto gli altri sul territorio continueranno a funzionare regolarmente. Abbiamo disposto di affidare ad un commissario ad acta di lungo corso e comprovata esperienza, come Giovanni Monchiero, affiancato per la parte sanitaria da Paolo Tofanini, il coordinamento dell’operazione, che contiamo di chiudere nel giro di pochissimi giorni, con l’accoglienza dei primi pazienti”.


 


 

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Paola Molino