Tuttomele a Cavour: quando una rassegna diventa nazionale

CAVOUR - Mancano poche ore all'avvio della 31ª edizione di Tuttomele. Lo "start" (quasi una prova di regolarità!) vedrà tutti pronti sulla linea di "partenza" sabato 6 in mattinata, mentre il taglio del nastro è fissato alle 14,30. Giancarlo Cangialosi, da sette anni presidente della Pro Cavour, vive ormai da giorni in "apnea": il suo lavoro non finisce mai. Neanche di notte. Con il suo staff (circa un centinaio di volontari lo appoggiano in queste settimane, oltre ai trenta "fedelissimi"), si aggira perennemente per le tensostrutture e le vie del paese, anche col buio, per sistemare gli ultimi e fondamentali particolari di una festa che dovrà risultare perfetta. Ma l'impegno e il tempo non sono un problema, rispetto ai suoi mille «Patemi d’animo» come li definisce con il suo solito e rassicurante sorriso: «Tutto deve incastrarsi, ingranaggio dopo ingranaggio, per fare girare la grande ruota della rassegna. Negli ultimi giorni, dopo un anno di lavoro, sembra difficile che ciò possa avvenire, ma poi ecco il miracolo: all’apertura della festa, sabato mattina, ogni rotellina inizierà a girare che è una meraviglia e la macchina andrà avanti da sé per nove giorni. O, almeno, speriamo che anche quest’anno sia così». Scaramantico o prudente? Cangialosi risponde senza incertezze: «Contiamo soprattutto sull’aiuto dei nostri dirigenti ed iscritti, e anche dei tanti volontari che ci danno una mano, dei tecnici frutticoli, delle aziende e degli Enti che ci aiutano. Purtroppo, la crisi si fa sentire e i cordoni della borsa si stringono: noi stringiamo i denti ed andiamo avanti».
L'anima e la mente di Tuttomele del nuovo millennio è questo presidente in Pro loco che fa invidia a tutta la Regione. Cangialosi non ama troppo i complimenti e mette le mani avanti: «Gli anni di militanza nella Pro loco si fanno sentire anche per me; se da un lato ci danno esperienza dall’altro, pesano. Come pesano, quanto macigni, le perdite di Nanni Vignolo e Lino Perrot, due uomini che per noi erano dei pilastri e di cui sentiamo la mancanza soprattutto in momenti importanti come questi, di lavoro e di festa che vorremmo tanto condividere ancora con loro». Parla degli obiettivi da raggiungere con grande responsabilità: «Con questa rassegna diamo sempre più risalto ai Comuni del territorio: quest’anno ospiteremo anche realtà delle Valli del Pinerolese, nella convinzione che solo la collaborazione tra tutti darà, come i nostri alberi, buoni frutti!».
La Pro Cavour che, con Tuttomele, ha fatto scuola a tutto il territorio, sia per l'impegno che quotidianamente dimostra nel far vivere e animare la realtà di Cavour, che per la fantasia e l'abilità nel mettere sempre le "gambe" giuste alle idee vincenti, è una forza per lo sviluppo turistico del territorio. «Tutto è mirato a consolidare e far conoscere l’esistente - dice Cangialos -: prodotti, monumenti, natura, vengono osservati ed additati come esempio. Questo ci fa piacere e ci riempie di orgoglio, necessitiamo però anche di supporti finanziari che ci consentano di comunicare al mercato la nostra realtà».
È una Pro loco che lavora per il futuro, non solo per il presente. L'ultima creatura nata da questo "vulcano" è il Mercato della Rocca, prossimo all'apertura. Cangialosi: «Siamo lietissimi che subito dopo tuttomele parta il Farmer's market, mercato della nostra terra e dei nostri contadini che si aprirà ogni sabato sotto la storica Ala di piazza Sforzini e consentirà ai consumatori di accorciare la “filiera agroalimentare” ed acquistare prodotti sempre di giornata e sempre di stagione. Quest’idea, che alcuni di noi hanno portato avanti da tempo, vede finalmente la realizzazione grazie ad un finanziamento della Regione e all’organizzazione dei Comuni di Cavour, Bibiana e Campiglione e Garzigliana con la Scuola Malva».
Il sindaco Piergiorgio Bertone, ancora una volta, stringe la mano a tutti i volontari della Pro Cavour e fa loro un applauso: «Grazie a loro, Tuttomele e Cavour hanno valicato i confini provinciali e regionali. Siamo conosciuti all'estero. Nei giorni della rassegna si concentreranno tanti e tali momenti di confronto, promozione, didattica che altre realtà non immaginano possibili neppure in un anno. Qui, invece, sarà tutto talmente intenso da rendere persino difficile programmare una partecipazione a 360 gradi agli eventi». E sottolinea: «In anni difficili come questi, in cui calano le risorse, noi abbiamo visto moltiplicare l'impegno dei volontari e della Pro Cavour con una dedizione straordinaria. Tuttomele ci insegna che Cavour può e sa coinvolgere, mettendo insieme le associazioni, gli enti e i Comuni. Per farlo non bastano i contributi, non serve l'iniziativa di pochi, ma la consapevolezza di tutti di far parte di un progetto comune». (Ampi servizi nell'edizione in edicola)

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Paola Molino