Nichelino: salvati due cani rinchiusi da 15 giorni in un'abitazione: il proprietario è in carcere

Nichelino: salvati due cani rinchiusi da 15 giorni in un'abitazione: il proprietario è in carcere
Mercoledì 18 Giugno 2025 - 10:45

Nella serata di martedì 17 giugno, intervento d’emergenza in un'abitazione di in via Parri, a Nichelino, per liberare e mettere in salvo due cani simil terrier di tipo bull rimasti chiusi all’interno dell’abitazione da oltre quindici giorni, a seguito dell’arresto del proprietario.

L’operazione, che per molti aspetti si è rivelata complessa e delicata, che si è svolta in collaborazione tra l’Ufficio Tutela Animali del Comune di Nichelino, istituito dall'Amministrazione Comunale nel 2018, il Canile di Chieri e i Carabinieri della Tenenza di Nichelino, ha visto la partecipazione fattiva e diretta anche di Fiodor Verzola, assessore che tra le diverse deleghe ha anche quella  delle Politiche a Tutela dei diritti degli animali.

I due cani, ormai in evidente stato di deprivazione e sofferenza fisica, sono stati trasportati all’interno dei kennel di sicurezza per tre rampe di scale, a braccio dall’assessore (nella foto) insieme a un operatore del canile. Un’operazione logisticamente complessa, che ha richiesto un’attenzione particolare per garantire la sicurezza degli animali e delle persone coinvolte. Ora si trovano presso il canile sanitario, dove stanno ricevendo le prime cure veterinarie d’urgenza.

«Permettetemi di ringraziare pubblicamente - ha voluto ribadire l'assessore Verzola - i Carabinieri della Tenenza di Nichelino, in particolare il Comandante Mangone, per la tempestività, la disponibilità e la sensibilità dimostrata nel prestare supporto a questa azione congiunta».

Questo, come altri interventi sul territorio comunale, testimoniano la (dovuta) attenzione al mondo animale da parte dell'Amministrazione della Città di Nichelino attraverso il lavoro dell’Ufficio Tutela Animali.

«Ma quanto accaduto - sottolinea ancora l'assessore Verzola - ci impone una riflessione più ampia: come società, dobbiamo predisporre strumenti più efficaci e tempestivi per evitare che, in caso di arresto o detenzione dei proprietari, gli animali vengano dimenticati e lasciati in condizioni di totale abbandono.Da questa vicenda traggo l’urgenza di attivare un confronto serio e costruttivo, per definire procedure automatiche e soluzioni concrete che consentano di intervenire immediatamente a tutela della salute e della dignità degli animali coinvolti in casi di arresto o impedimento dei loro detentori». 

 

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Paola Molino