Pinerolo: al mercato sempre meno banchi, come intervenire?

Pinerolo: al mercato sempre meno banchi, come intervenire?
Domenica 11 Maggio 2025 - 08:34

Era considerato il terzo mercato del Piemonte, se non si contano quelli di Torino città, per numero di banchi, offerta, clientela. Per il territorio un punto di riferimento.
Da qualche anno però il mercato di Pinerolo sta vivendo una crisi che rischia oggi di diventare profonda. In un primo momento erano solo voci e suggestioni: «Hai visto quanti posti vuoti oggi?», poi i dati con il tempo hanno fotografato un lento ma continuo calo di presenze, specialmente per la categoria di chi ha la licenza per il posto fisso. A patire di più è sicuramente il mercato del mercoledì; dai dati forniti dal Comune emerge che ufficialmente nella data infrasettimanale in piazza Vittorio si contano 248 posteggi (73 alimentari, 146 non alimentari e 29 misti). I posteggi senza titolare nel 2017 erano 20, meno del 10 per cento, oggi sono 38, solamente 23 riguardano la categoria dei banchi non alimentari. I produttori agricoli sono 32, 19 titolari e 13 non titolari.
Durante il sabato i numeri sono più contenuti ma non distanti: dei 321 posteggi (72 alimentari, 220 non alimentari, 29 misti)  oggi sono 40 quelli senza titolare (25 non alimentari), nel 2017 erano 23. I posteggi per produttori agricoli sono 25, 22 titolari e 3 senza titolare.
In piazza Roma, riservata al mondo agricolo, i posti sono attualmente 49, il mercoledì i posti senza titolare sono 35 mentre il sabato sono 20.
Ai titolari di licenza, che oggi contano la terza generazione di mercatali, si aggiunge poi la categoria degli "spuntisti", ovvero i banchi che non sono titolari di licenza e ogni mattina del mercato si mettono in coda per ottenere un posto libero. Vien da sé che questa categoria è più difficile da monitorare a livello numerico, perché presentarsi o no è a discrezione dell'ambulante.
I segnali di una crisi sono stati sottolineati anche in Consiglio comunale, dal consigliere di Pinerolo Bellissima Giuseppino Berti, che ha chiesto all'Amministrazione quali possibili strategie mettere in campo per rivitalizzare il mercato.
Operazione certamente non facile per diversi motivi; parliamo infatti di una crisi generalizzata che non interessa solamente Pinerolo e che coinvolge una categoria (che conta anche le fiere) costantemente assediata dalla concorrenza "sleale" della compravendita online e dei signori del commercio sul web. Non a caso, infatti, a patire di più sono quei banchi che vendono merce non legata all'alimentare.
A gestire la partita è la vicesindaca Costarelli, da anni con la delega al Commercio: «Non sono numeri da crisi profonda ma qualcosa va fatto» premette, «il mercoledì è il giorno più difficile, quel mercato in un giorno feriale è retaggio del passato e di una società che non c'è più: pensato per le casalinghe che stavano a casa e dovevano fare la spesa a metà settimana». Le armi in dotazione per invertire la tendenza sono poche e smussate: «Possiamo ripensare la piazza a livello logistico e disegnare una nuova mappa delle dislocazioni dei banchi per creare un passeggiata commerciale interna alla piazza», seguendo l'esempio della fiera. «Oppure si potrebbero raggruppare tutti i posti che attualmente sono vuoti per realizzare un spazio dedicato ad altro: un parcheggio il mercoledì e al sabato invece un'area per il food, la sosta, giochi per bambini». Prendendo spunto da Cuneo Costarelli sta pensando anche ad una modifica dell'orario, specialmente per il mercoledì: «Stiamo valutando l'ipotesi di estendere l'orario di vendita dal mattino fino alle 16, oppure di spostare direttamente il mercato al pomeriggio. In diverse città questa soluzione sta funzionando». Prima di avanzare proposte concrete occorrerà attendere la nomina dei rappresentanti mercatali in programma nelle prossime settimane: «Così da parlare efficacemente con interlocutori designati».
Stefano Nangeroni

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