A Cumiana il ricordo delle 51 vittime dell’Eccidio di ottant’anni fa

A Cumiana il ricordo delle 51 vittime dell’Eccidio di ottant’anni fa
Domenica 7 Aprile 2024 - 10:53

Una mattinata solenne ed emozionante per Cumiana, Medaglia d’oro al merito civile, in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio del 3 Aprile 1944.

“Siamo qui per rimarcare, ancora una volta, i valori della libertà, della democrazia e dell’uguaglianza”, ha detto il sindaco di Cumiana Roberto Costelli.

Manfred Kircher, cittadino onorario di Cumiana, a nome dell’associazione Alleanza per la Pace: “Ci inchiniamo davanti ai Martiri e ai parenti delle vittime. 24 anni fa, grazie alla ricerca di un giornalista italiano siamo venuti a sapere dell’attribuzione dell’eccidio a un nazista che viveva nella nostra città di Erlangen. Ne è nato un percorso di amicizia che assume un valore ancora più grande oggi, con il mondo alle prese con nuovi contesti di guerra”. Gli hanno fatto eco i sindaci di Erlangen e della città gemella francese Saint Jean de Bournay: “La pace e la fraternità costituiscono il percorso verso il bene dell’umanità. I legami tra le nostre città sono molto più di un ricordo condiviso, sono le radici di un percorso e di un progetto di pace europeo”.

Don Luigi Ciotti ha sottolineato l’importanza di “una memoria viva di fronte a una ferita profonda che ancora ci sconvolge tutti. È quello che graffia dentro le nostre coscienze e che ci invita a mai dimenticare la logica della rappresaglia. Anche oggi la violenza viene normalizzata: oggi le guerre in atto sul pianeta sono 59. In guerra il nemico non ha volto, non ha storia, non ha diritti e fa pensare leggere quei nomi sulla lapide qui a Cumiana. È la storia di ieri ma anche di oggi: le guerre sono sempre un errore e sono sempre state un orrore e di fronte alla disumanità che genera l’orrore serve un supplemento di umanità che ci chiama in gioco tutti. Cumiana, per curare la ferita profonda, non ha risposto con la vendetta ma con la verità e la riconciliazione. C’è una sola parola per descrivere il legame tra Cumiana ed Erlangen: è amore”.

A chiudere l’intervento, è stata la vicepresidente del Senato Anna Rossomando: “Questa è una storia triste e amara, una comunità sfregiata, 45 orfani, 35 vedove e soprattutto 51 vittime. Incontri come questi sono il ricordo di fatti che sono parte di un riscatto morale, civile e politico del nostro Paese. Non disgiungere la storia dalla verità è un impegno che dobbiamo prendere e rinnovare con noi stessi. La Resistenza fu un movimento sorto dalla coscienza di compiere un dovere perché l'Italia conoscesse la pace e l’umanità. L’impianto democratico che ci ha consegnato la Costituzione va difeso e garantito ancora oggi: la Costituzione è l’anima della democrazia. Lavoro, dignità nel lavoro, parità tra uomini e donne, nuovo patto tra uomo e natura, e soprattutto pace sono i diritti per cui mettersi in gioco oggi. Cumiana può testimoniare tutto questo”.

 

Foto Dario Costantino

 

Daria Capitani
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