Linea Pinerolo-Chivasso, 52 sindaci e Consiglieri regionali lanciano l'appello: «Servono interventi urgenti, non abbandonateci»

Linea Pinerolo-Chivasso, 52 sindaci e Consiglieri regionali lanciano l'appello: «Servono interventi urgenti, non abbandonateci»
Lunedì 5 Febbraio 2024 - 10:21

L'elenco è lungo: son ben 52 le firme di consiglieri regionali e sindaci dei Comuni del Pinerolese e della Provincia a lanciare l'ennesimo appello e richiedere «interventi urgenti» alla linea Pinerolo-Chivasso, "la linea dei disagi" come viene ora chiamata. Una tratta che negli ultimi tempi ha assistito ad un forte peggioramento del servizio con sporcizia, ritardi e cancellazioni quasi all'ordine del giorno. Galoppa quindi il malcontento dei pendolari, studenti, lavoratori, che sempre più sovente si chiedono «a che cosa serve pagare un abbonamento se il servizio non è garantito?»

TANTE PROMESSE DISATTESE

«Non abbandonateci». Scrivono così i firmatari nel documento rivolto alle cariche istituzionali regionali: «Questa tratta ferroviaria è fondamentale per connettere il tessuto produttivo, sociale e culturale di più di 60 comuni e di quasi 300.000 abitanti del Pinerolese, della zona omogenea Torino sud, della zona omogenea Torino nord e del Chivassese».Tante anche le promesse fino ad oggi disattese: «Nessuno dei passaggi a livello è stato soppresso, non sono stati realizzati raddoppi selettivi della linea nei punti più idonei, non vi è stato nessun intervento per abbattere le barriere architettoniche e migliorare l'accessibilità dalle banchine ai treni né si è investito sull’efficientamento tecnologico degli apparati. Il processo autorizzativo per la realizzazione delle ciclostazioni è molto lento. Non si è neppure intervenuti per sostituire quegli apparati che regolarmente cadono in panne e generano così tante interruzioni del servizio».

«RISCHIAMO DI RIMANERE ISOLATI. IL TRENO È VITA»

Le firme in calce portano in ogni angolo del Pinerolese e oltre, da Pinerolo a Nichelino, da Vigone a Chivasso. E poi la Val Pellice, la Val Chisone, la Pedemontana, la pianura. Un intero territorio grida aiuto e sostegno: «Rischiamo di rimanere isolati e di regredire economicamente e demograficamente, se il collegamento ferroviario non tornerà ad essere puntuale, regolare, affidabile, frequente e accessibile anche per le persone anziane, povere o con disabilità. Il treno per il nostro territorio significa collegamento, modernità, inclusione delle aree interne, contrasto alla disuguaglianza territoriale. Il treno è vita!» scrivono in conclusione i rappresentanti dei Comuni e Consiglieri regionali e metropolitani. 

 

In allegato il documento con l'elenco completo dei sindaci, consiglieri regionali e consiglieri metropolitani che hanno firmato l'appello

 

 

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Paola Molino