Come far lievitare i risparmi con un conto corrente remunerato

Come far lievitare i risparmi con un conto corrente remunerato
Mercoledì 20 Dicembre 2023 - 08:28

Il conto corrente è la soluzione più scelta dagli italiani per gestire denaro e risparmi. E, se è remunerato, piace ancor di più. Oggi questi prodotti fanno sempre più gola ai risparmiatori in quanto rappresentano un’alternativa ai conti deposito. Le banche applicano un tasso di interesse al saldo del conto, senza la necessità di dover attivare vincoli. La conferma arriva dall’Osservatorio ConfrontaConti.it che rivela interessi al 2,66% per almeno un anno con un conto corrente remunerato. Gli interessi maturati vengono accreditati direttamente sul saldo del conto.

Il guadagno di un conto corrente remunerato è più basso rispetto a quello garantito da un conto deposito, ma al contempo la liquidità resta sempre a disposizione dei clienti e potrà essere utilizzata anche per nuovi investimenti o per spese improvvise senza dover presentare richieste alla banca. Inoltre, un conto corrente offre anche una serie di importanti servizi, quali: la domiciliazione delle utenze, l’accredito dello stipendio o della pensione, le carte di pagamento (carte di debito e/o carta di credito), il carnet di assegni, i bonifici, gli incassi e i pagamenti. I clienti possono versare e prelevare in qualsiasi momento.

 

Conto corrente remunerato o conto deposito?

La scelta tra un conto corrente remunerato e un conto deposito è soggettiva. Chi non intende vincolare il capitale o puntare su soluzioni di investimento, può semplicemente optare per un conto remunerato che permette di far crescere la liquidità ferma sul conto grazie a un tasso di interesse, anche rilevante, garantito dall’istituto di credito. Questi strumenti finanziari possono essere aperti sia in filiale che online, tramite il sito della banca.

Secondo l’analisi di ConfrontaConti.it questi prodotti arrivano ad assicurare anche un tasso lordo annuo del 2,66% per almeno 12 mesi. Chi ha una giacenza del conto pari a 20.000 euro, arriva a guadagnare 346 euro netti in un anno. L’importo è stato calcolato tenendo conto degli interessi netti, ma sottraendo il costo dell’imposta di bollo – 34,20 euro all’anno se la giacenza media è superiore ai 5.000 euro – e il canone del conto corrente. Se la giacenza è di 50.000 euro, il guadagno netto di un conto corrente remunerato sarà ben più alto: 937 euro circa. Alcune banche, al termine del periodo promozionale, garantiscono tassi di interesse più bassi o arrivano anche ad azzerare del tutto gli interessi.

Cosa succede, invece, se un risparmiatore sceglie di puntare un conto deposito? Sicuramente si beneficia di tassi di interesse più alti, soprattutto se si decide di vincolare la propria liquidità per un lungo periodo di tempo. Maggiore è la durata dei vincoli, più elevato sarà il rendimento. Rispetto a un conto corrente remunerato, il conto deposito non prevede costi fissi per il mantenimento. La spesa da affrontare è quella dell’imposta di bollo annuale che è pari allo 0,20% annuo del capitale depositato. Maggiore è la somma versata sul conto, più alta sarà la spesa dell’imposta di bollo.

Oggi, tenendo conto di quelle che sono le soluzioni più vantaggiose sul mercato, un conto deposito a 12 mesi offre un tasso lordo annuo pari, in media, al 3,55%. Con questa soluzione il guadagno netto è di circa 493 euro, a fronte di un deposito di 20.000 euro. Se il deposito sale a 50.000 euro, il guadagno netto per un risparmiatore cresce e arriva fino a 1.215 euro. Rispetto a un conto deposito, dunque, il conto corrente remunerato assicura il 70% del guadagno netto nel caso del deposito di 20.000 euro e del 77% nel caso di un deposito di 50.000 euro, ma garantisce al contempo una maggiore libertà nella gestione del capitale.

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