Carne coltivata, la ricerca invita a un «dibattito informato»

Carne coltivata, la ricerca invita a un «dibattito informato»
Venerdì 21 Aprile 2023 - 11:26

Mentre il governo si batte per vietarla, la carne coltivata non cessa di generare dibattito. Sui media non passa giorno senza un aggiornamento: nel Pinerolese se ne è parlato in un convegno a Cavour organizzato nei giorni scorsi da Coldiretti («Bistecca sintetica no grazie», su L'Eco del Chisone del 19 aprile) e, nei mesi passati, al tavolo di svariati consigli comunali; intanto, l'opinione pubblica si divide fra detrattori e sostenitori. 

Una discussione vivace e talvolta confusa, per meglio orientarsi nella quale la ricerca scientifica torna a far sentire la propria voce. E' infatti di lunedì scorso, 17 aprile, la pubblicazione sull'autorevole rivista scientifica "Nature Italia" di un articolo a cura di un team di esperti in campo tecnico, sociale e umanistico: fra loro, Alessandro Bertero (nella foto), biologo molecolare e Professore Associato al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino. 

Bertero - già intervenuto sul numero de L'Eco Extra in edicola dal 3 aprile (Carne coltivata? "Forse, ma non prima di 5 o 10 anni") - e i colleghi Stefano Biressi, Francesco Buscemi, Luciano Conti, Matteo Cresti, Cesare Gargioli, Luca Lo Sapio, Barbara Lucia Loera, Cristina Pincibò e Simona Stano - tutte eccellenze in diversi campi del sapere - invitano ad un «dibattito informato» e ad una «discussione razionale sul futuro del cibo». 

Fra i punti evidenziati - oltre alla lontananza nel tempo dell'arrivo delle bistecche in vitro - il fatto che «a condizione che non contenga contaminanti o allergeni, entrambi misurabili con precisione, la carne coltivata sarebbe sicura come la carne convenzionale» e che «un verdetto positivo dell'Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA), il cui processo di valutazione è considerato tra i più rigorosi a livello globale, sarebbe necessario per autorizzare la commercializzazione della carne coltivata nell'UE». 

Toccati anche gli aspetti etici, ecologici e tecnici, l'articolo chiude con un cenno ai progressi che gli studi in questo «campo promettente, che merita di essere sostenuto, non soffocato», potrebbero portare in ambiti correlati come la medicina rigenerativa.

 

cla. ber.
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Paola Molino