Gallerie di Porte: ancora tensioni tra i sindaci e la Città metropolitana
Proseguono le tensioni tra i sindaci della Val Chisone e la Città metropolitana su tempi e le modalità dei ripristini delle gallerie di Porte, chiuse da più di un anno. In questo caso il motivo della controversia è la richiesta del sindaco di Porte di fare un nuovo sopralluogo del cantiere dopo quello dello scorso 16 gennaio, e la risposta negativa del vice sindaco metropolitano Suppo.
«Come Lei di certo potrà comprendere - ha riposto Suppo al sindaco Gay -, ogni richiesta di questo tenore comporta per il cantiere un rallentamento dei lavori. Sono certo che non vorrà far mancare la Sua collaborazione evitando di reiterare richieste di sopralluoghi, dal momento che Città metropolitana monitora costantemente l'andamento dei lavori ed in rispetto del cronoprogramma. Nelle prossime ore il direttore lavori ci fornirà l'ultimo quadro aggiornato, che comunicheremo prontamente».
Una risposta che non è piaciuta ai sindaci. La replica è arrivata questa mattina dal presidente dell'Unione dei Comuni Valli Chisone e Germanasca, Marco Ventre: «Siamo non solo amareggiati ma anche e soprattutto indignati per il contenuto della stessa lettera e conseguentemente per il trattamento riservato a due Sindaci del territorio: è imbarazzante dare riscontro negativo motivando che un’ulteriore visita di dieci minuti rallenterebbe oltremodo il cantiere. La verità è che la Città Metropolitana di Torino continua a pagare un difetto assoluto di comunicazione che non fa altro che alimentare un sentimento di disaffezione e di disillusione da parte della gente e delle nostre comunità. Infatti è verosimile che la data di riapertura delle gallerie sarà nuovamente rinviata».
Da tempo Ventre sostiene pubblicamente che i lunghi tempi richiesti dalla progettazione e dall'assegnazione dei lavori per ripristinare le gallerie, colpite da infiltrazioni d'acqua che hanno provocato anche distacchi consistenti, siano dovuti soprattutto alla scelta di non operare in somma urgenza, seguendo invece l'iter ordinario.
«In questi mesi - prosegue la lettera di Ventre, a nome dei sindaci - non abbiamo mai letto né sentito parole di autocritica per la gestione della messa in sicurezza delle gallerie da parte della Città Metropolitana di Torino né tanto meno una prima discussione circa eventuali opere compensative per un territorio che dalla chiusura delle stesse ha avuto ed ha tuttora un danno economico importante. Ed allora la colpa è dei Sindaci che rallentano l’opera: se la questione non fosse terribilmente seria ci potremmo fare due risate!!!»
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Paola Molino