Pragelato: parcheggi in Val Troncea a Pagamento

Pragelato: parcheggi in Val Troncea a Pagamento
Domenica 19 Giugno 2022 - 11:24

«Il parcheggio in Val Troncea, d’ora in poi, sarà a titolo oneroso». Lo ha annunciato in questi giorni l'Amministrazione comunale di Pragelato, che ha affidato all'impresa Valle Pesio Servizi l'incarico per l'esazione del pagamento.

La Valle Pesio ha predisposto una cartina (nell'immagine) con l'indicazione dei parcheggi interessati: quello da 50 posti auto di Laval, i parcheggi a ridosso del ponte Daz Itrei che da accesso alla valle e lungo la pineta (ex campeggio), e infime quello appena a monte della borgata di Pattemouche.

«Il pieghevole prodotto dal gestore sarà in distribuzione dal prossimo weekend» annuncia il vice sindaco Mauro Maurino.

Il volantino indica come orario di esazione dalle 8 alle 15 nei primi tre fine settimana di giugno, e in seguito tutti i giorni, negli stessi orari, dal quarto week end di giugno all'ultimo week end di agosto.

La tariffa giornaliera unica è di 5 euro per ciclomotori-motoveicoli a 2, 3 e 4 ruote; 5 euro per veicoli a motore per trasporto persone e cose aventi 4 ruote; 10 euro per camper, roulottes e similari.

Chi dovesse entrare al di fuori dell'orario di esazione, troverà sul parabrezza un foglio riportante la targa del veicolo, con le indicazioni per eseguire il bonifico del pagamento.

L'Amministrazione comunale di Pragelato indica due motivi che hanno guidato questa scelta: «Innanzitutto perché in tutti gli altri Comuni olimpici della Via Lattea è una misura già in vigore da tempo e, in secondo luogo, perché la misura intrapresa permette ai frequentatori una miglior fruizione della Valle».

L’incasso derivante dal pagamento dei posti auto sarà destinato dal Comune al miglioramento della viabilità e delle aree destinate a parcheggio presenti nella zona interessata.

Sono anche previste delle esenzioni: i pass devono essere richiesti presso la polizia municipale.

Il Comune indica infine l'indirizzo email [email protected] per eventuali lamentele.

 

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Paola Molino