Via libera dell'AIFa alla terza dose di vaccino anti Covid per le categorie più fragili: in Piemonte oltre 300mila i soggetti interessati tra immunodepressi, over 80 e ospiti RSA

Via libera dell'AIFa alla terza dose di vaccino anti Covid per le categorie più fragili: in Piemonte oltre 300mila i soggetti interessati tra immunodepressi, over 80 e ospiti RSA
Venerdì 10 Settembre 2021 - 15:47

L'Aifa, l'Agenzia Italiana per il Farmaco, ha dato il via libera alla terza dose di vaccino per alcuni soggetti fragili. 

Le categorie coinvolte sono innanzitutto le persone immunodepresse (tra cui i trapiantati) alle quali Aifa suggerisce di somministrare un’ulteriore dose dopo almeno 28 giorni dall’ultima. Quindi, gli over80 e gli ospiti delle Rsa, la cui dose aggiuntiva potrà essere offerta dopo almeno 6 mesi dalla seconda. A essere utilizzati saranno solo i vaccini a mRna di Pfizer e Moderna.

Per dare attuazione alle indicazione di Aifa, si attende ora la circolare esplicativa in merito che il ministro della Salute ha annunciato verrà emanata a breve. 

Il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità spiegano in un comunicato che nelle scorse settimane l’Unità di crisi aveva già effettuato una ricognizione sulle platee che sarebbero probabilmente state individuate come destinatarie della terza dose. Anche dal punto di vista organizzativo e delle dosi di siero disponibili, sottolineano che la Regione è pronta ad avviare questa nuova fase della campagna vaccinale, secondo quanto verrà previsto a livello ministeriale e della struttura commissariale. 

In particolare, ad aver completato il ciclo vaccinale sono circa 60.000 gli immunodepressi, 316.339 gli over 80 e 34.679 gli ospiti delle Rsa. 

Sempre di ieri è la circolare del ministero della Salute che fornisce le indicazioni per quanto concerne le persone che abbiano contratto il Covid dopo la prima dose di vaccino. In caso di infezione contratta entro il 14° giorno dall’inoculazione, per completare il ciclo vaccinale occorre ricevere una seconda dose entro 6 mesi dal primo test molecolare positivo. In caso invece di malattia sviluppatasi dopo il 14° giorno, il ciclo vaccinale si ritiene completato, anche se una seconda dose non è sconsigliata.

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Paola Molino