Omicidio dell'Aquila: per Morisciano il procuratore generale chiede 16 anni di reclusione

Omicidio dell'Aquila: per Morisciano il procuratore generale chiede 16 anni di reclusione
Giovedì 6 Maggio 2021 - 16:19

Non ha sparato, non ha mai neppure impugnato una delle armi incriminate, ma Manuel Morisciano è da condannare. Il procuratore generale Valerio Longi ne è convinto e, dopo oltre tre ore di requisitoria, oggi ha concluso con una richiesta pesantissima: 16 anni di reclusione per l'omicidio del motociclista Alessandro Gino, oltre al ferimento di un altro biker degli Hells Angels (Pierluigi Ozzello), avvenuto nella notte del 12 gennaio 2017 sul piazzale dell'Aquila di Giaveno. Una storia, partita da un nonnulla e finita in tragedia, per cui sono già divenute definitive le sentenze a carico dei due co-imputati che, a differenza di Morisciano, avevano optato per rito abbreviato godendo del previsto sconto di pena: Eric Romano (classe '96 come il cugino Manuel), condannato in Cassazione a 16 anni (ed oggi in carcere alle Vallette) e il padre Claudio, 59 anni, ai domiciliari a Giaveno (14 anni e 8 mesi la pena stabilita per lui dalla Suprema Corte).

Ora è in corso il processo in Corte d'Assise d'Appello per Morisciano, che in primo grado (10 luglio 2018) era stato assolto dall'accusa di omicidio, mentre il tentato omicidio di Ozzello era stato derubricato in "lesioni colpose". Ora il suo destino è appeso ad un filo. Il pg Longi questa mattina gli ha solo concesso le attenuanti generiche prevalenti sulle contestate aggravanti. Per il resto, è convinto che il suo ruolo sia stato determinante, perchè «ha agevolato, rafforzato, la condotta criminosa di Eric. Non si è opposto, anche se non poteva non sapere che Romano aveva con sè le armi (un revolver e una semiautomatica che Longi oggi ha portato in aula e mostrato alla Corte, ndr)». Ne è stato, ha ribadito la pubblica accusa, «il concorrente morale». Lunedì tocca alla difesa, rappresentata dagli avv. Cianci e Zancan. Per il 14 giugno è attesa la sentenza. Sul prossimo numero, ampio servizio.

Il parcheggio dell'Aquila, sulle alture di Giaveno, teatro della sparatoria. Foto di repertorio.

L.S.
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Paola Molino