Treno Pinerolo-Torre Pellice: l'assessore Gabusi fa marcia indietro

Treno Pinerolo-Torre Pellice: l'assessore Gabusi fa marcia indietro
Lunedì 25 Maggio 2020 - 20:16

Una valanga di mail tutte identiche (in gergo mail bombing) sono state inviate oggi (e per conoscenza alla nostra testata) al Presidente della Regione, Cirio e all'assessore ai trasporti Gabusi in cui si chiede tra le altre cose: «Di avviare sin da subito un processo chiaro, aperto, partecipato, in cui il coinvolgimento degli stakeholder locali (utenti, corpi intermedi, soggetti economici)sulla Torino-Torre Pellice e il rispetto dell'esito della gara per la gestione del SFM - Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino, in cui è inserita la linea Ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice». Questa iniziativa oltre alle tante prese di posizione contrarie alla soppressione annunciata a febbraio dallo stesso assessore, hanno spinto quest'ultimo ad ammorbidire le proprie posizioni e a fare marcia indietro rispetto al convinto no alla linea espresso a inizio marzo.

Si legge in un comunicato stampa emmesso dall' assessorato ai trasporti: «In riferimento alla mail ricevuta sul futuro della Pinerolo-Torre Pellice, ritengo doveroso essere molto chiaro e molto esplicito rispetto al fatto che, passata questa emergenza, dovremo ulteriormente confrontarci con il territorio perché, anche su una tratta ferroviaria di pochi chilometri, ci sono ragionamenti complessi da fare proprio con chi vive le problematiche dell’area. Abbiamo già parlato con i Sindaci, anche alla presenza dei Consiglieri regionali dei vari gruppi in maniera molto trasparente: sulla tratta ci sono opinioni variegate e possibilità molteplici, che avremmo dovuto approfondire questa primavera.Al di là delle iniziative di visibilità che possono emergere di tanto in tanto, come il mail bombing di oggi, ci tengo a ricordare che il nostro modus operandi si basa su due cardini: la sostenibilità tecnico economica dei progetti e il confronto con gli enti locali del territorio. Gli stessi elementi sono richiamati dalla sua lettera e sono già in atto dal primo giorno di mandato. Purtroppo, i tempi, così come su altri dossier, si sono dilatati, ma mi riservo di riprendere il confronto nel più breve tempo possibile perché la questione va chiusa senza lasciare libere interpretazioni, qualunque sia la scelta. La scelta andrà fatta analizzando tutte le problematiche, i più e i meno, delle varie opzioni per poter arrivare alla scelta definitiva. Qualsiasi sarà la scelta verrà spiegata agli amministratori locali ed al territorio, e solo dopo Rfi potrà intervenire sulla linea».

L'assessore Gabusi in un'intervista pubblicata il 3 marzo scorso su L'Eco del Chisone cartaceo (che diede il via al dibattito in corso) aveva espresso invece una decisa opposizione alla ripresa dell'attività su questa tratta. Alla domanda de L'Eco: "Eppure nel bando per l’assegnazione del servizio predisposto dalla Giunta Chiamparino, l’intervento era stato previsto, non è vero?: L'assessore rispondeva: «Sì, ma con il contributo della Regione che la nostra Giunta non intende confermare, insomma insistere sulla riapertura significherebbe lasciare le cose come ora chissà per quanti anni, non credo sia quello che serve ai cittadini». Riferendo dell'incotro con i sindaci affermava: «L'incontro con loro è stato cordiale, hanno espresso comprensione per la scelta della Regione e si è ragionato su possibili alternative».

Approfondimenti e retroscena sul L'Eco in edicola mercoledì.

 

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Paola Molino