Pinerolo, truffa e appropriazione indebita: ora il consulente del lavoro rischia il carcere

Pinerolo, truffa e appropriazione indebita: ora il consulente del lavoro rischia il carcere
Giovedì 24 Ottobre 2019 - 13:04

Appello "inammissibile", dunque respinto. Si è appena conclusa l'udienza della Prima sezione penale della Corte d'Appello di Torino (presidente il giudice Franco Greco, relatore Maria Cristina Pagano, a latere Jaqueline Monica Magi) chiamata a valutare il ricorso contro la sentenza di primo grado che condannava Beniamino Costantino per truffa aggravata e appropriazione indebita (dall'accusa di evasione fu invece assolto). Era il 1 giugno dello scorso anno e la giudice Odilia Meroni aveva inflitto al noto tributarista e consulente del lavoro di Pinerolo una pena di 4 anni e 10 mesi.

 

Ora i giudici di secondo grado hanno stabilito che l'atto di impugnazione presentato dal difensore Simonetta Piras non è ammissibile e dichiarato l'immediata esecuzione del provvedimento. Tra 30 giorni avremo le motivazioni e poi il legale, che in tutti questi mesi ha tentato invano di mettersi in contatto col suo cliente (evidentemente poco spaventato perfino di fronte al rischio concreto di finire in carcere), potrà ricorrere per Cassazione contro la dichiarazione di inammissibilità pronunciata oggi dallla Corte d'Appello. Per le parti civili, «un ottimo risultato: abbiamo evitato il rischio della prescrizione», commenta l'avv. Silvia Reynaud che, col collega Andrea Cianci, ha rappresentato oltre la metà delle vittime delle truffe perpetrate dal ragioniere (una trentina tra privati e società). 

 

Ancora pendente invece, l'appello contro un'altra sentenza a carico di Beniamino. In questo caso si parla di evasione fiscale: il giudice era Giancarlo Capecchi e la pena comminata il 25 settembre 2018 era di un anno e 8 mesi. 

 

 

 

Lucia Sorbino
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