«Non ho paura»: il sindaco di Oncino risponde alle minacce

«Non ho paura»: il sindaco di Oncino risponde alle minacce
Giovedì 3 Ottobre 2019 - 14:36

«Questo stato di cose fa arrabbiare ma non ho paura: significa che sto operando nel modo giusto». Sono le parole di Alfredo Fantone, sindaco di Oncino, Comune di 80 abitanti in alta Valle Po, che martedì mattina si è visto recapitare in municipio una pallottola di fucile in una busta chiusa con l’indirizzo del municipio. Nessun’altra indicazione. «Un atto vile - continua Fantone - ma non lo vedo come una minaccia di morte. Qualcuno vuole dissuadermi dalle mie azioni, ma cerco solo di portare un po’ di legalità».

 

Fantone, eletto sindaco il 26 maggio 2019, dall’agosto precedente ricopriva la carica di facente funzione, in seguito al decesso del primo cittadino Mario Bianchi. Fin dai primi mesi il suo operato si è distinto per le forti polemiche con gli amministratori dell’Unione montana e per la linea dura nell’affrontare un abuso edilizio relativo all’allargamento di una strada.

 

La notizia è trapelata solo mercoledì, ma il tam tam non si è fatto attendere. Monica Ciaburro, deputata cuneese di Fratelli d’Italia: «Amministrare nella legalità con impegno, fatica e dedizione è sempre più difficile, ma ciò che è successo al sindaco di Oncino, Alfredo Fantone, e alla segretaria comunale, Sonia Zeroli, è semplicemente inconcepibile. Giunga la mia solidarietà assoluta al collega ed alla dottoressa: non vi lasceremo soli». 

 

A lei si è unito il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, con una nota pubblica: «Piena solidarietà ad Alfredo Fantone, vittima nelle ultime ore di una intimidazione anonima. Il clima di rancore diffuso sta progressivamente delegittimando le Istituzioni e chi se ne prende cura in prima persona, specie a livello locale, sottraendo tempo e risorse alla vita famigliare e lavorativa. Le battaglie politiche si fanno pubblicamente nelle piazze reali o virtuali. Quelle amministrative nelle sedi istituzionali. Il confronto può essere anche aspro, ma deve sempre essere rispettoso e corretto».

 

Il proiettile adesso è in mano ai carabinieri di Saluzzo che stanno indagando sul'accaduto.

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Paola Molino