Cirio: «Con autonomia più soldi al Piemonte»
"Soldi, soldi..." la parola è risuonata più volte, ieri sera, al Salone del Circolo sociale di Pinerolo, ma non si trattava del ritornello della hit del cantante Mahmood, a reclamarli per il Piemonte è stato il candidato del centrodestra alla presidenza Regione, Alberto Cirio. «Senza soldi non si va da nessuna parte, anche con il programma migliore del mondo, vi garantisco che noi sappiamo come ottenerli per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno: dallo Stato trattando più autonomia per la nostra Regione e dall'Europa utilizzando quelli che già ci spettano, ma che fino ad ora non siamo riusciti a spendere per incapacità nel mettere in campo i progetti nei tempi e nei modi richiesti dall' Unione Europea» ha sottolineato Cirio parlando di fronte a una sala gremita, nonostante la serata domenicale e la pioggia battente. Serata organizzata da Forza Italia per presentare le candidature di Daniela Ruffino (europee) e Paolo Ruzzola (Regione), con loro, al tavolo degli oratori il senatore Lucio Malan, il segretario regionale F.I., Paolo Zangrillo e il capogruppo in Consiglio comunale a Pinerolo, Mauro Martina. In platea alcuni candidati sindaci in varie realtà del Pinerolese.
Cirio ha descritto un Piemonte fanalino di coda tra la Regioni del nord: «Siamo ultimi per occupazione, le aziende chiudono, dobbiamo prendere esempio dalla Lombardia e da Veneto che hanno saputo fare meglio di Chiamparino e farsi rispettare, ottenendo che più soldi di quanto versano in tasse rimanesse sul territorio e con quelli hanno sostenuto l'economia». Nonostante il referimento a due realtà a trazione leghista, in tutta la serata non è stato fatto alcun accenno alla Lega e al suo ruolo nell'alleanza per la Regione. Daniela Ruffino ha parlato di Europa e poi ha definito la sua: «Una candidatura di servizio, manterrò il mio ruolo di deputata del parlamento italiano». Zangrilli ha infine sottolineato: «I nostri candidati hanno tutti grande esperienza e preparazione, vicini al territorio, non pensiamo come i 5Stelle che basti ottenere un po' di consenso sul web per improvvisarsi amministratori»
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Paola Molino