A Milano è nato il Giro d'Italia 2019: come sarà la due giorni targata Pinerolo

A Milano è nato il Giro d'Italia 2019: come sarà la due giorni targata Pinerolo
Mercoledì 31 Ottobre 2018 - 17:35

Giovedì 23 maggio 2019, attorno alle 15 via Principi dAcaja a Pinerolo brulicherà d’entusiasmo. Il motivo? Svelato dalla presentazione a favore di telecamere del prossimo Giro d’Italia, in corso negli studi del Centro di Produzione Rai di via Mecenate a Milano. Eccola la due giorni con la corsa rosa, nuovo appuntamento di grande ciclismo propiziato dal mecenatismo di patron Elvio Chiatellino.

È un vortice di salutare partecipazione, di festa popolare, quello che anche l'edizione numero 102 della corsa rosa saprà proporre tra la partenza di Bologna e l'arrivo a Verona. Con 198 paesi collegati, la corsa diventa ribalta mediatica importantissima, richiamo per 10 milioni di persone lungo le strade.

Il giovedì, come anticipato sulle colonne del nostro giornale, la riproposizione della Cuneo-Pinerolo avrà uno sviluppo inedito e suggestivo. Nell’omaggio a Fausto Coppi in occasione del cenetenario della nascita del Campionissimo, doverosa e significativa la frazione che nel 1949 vide un’impresa senza uguali da parte di Coppi, giunto allo Stadio Barbieri con 11’52” su Bartali.

 

Montoso, salita inedita: che pendenze!

La tappa tra Granda e Pinerolese seguirà quella con traguardo a Novi Ligure. Al primo passaggio di Pinerolo arriveranno una volta risalita la Valle Po, fino a Paesana per poi toccare Barge, Cavour e Osasco. Ecco via Saluzzo, via Castelfidardo, via dei Mille via Trento ed il muro per San Maurizio. Seguono la discesa in via Tosel,; San Secondo e Bricherasio, come premessa all’ascesa tra Bibiana e Montoso, il cui sviluppo altimetrico è degno di assoluta attenzione.

Si tratta di un approdo nuovo per il Grande Ciclismo, con scollinamento a quota 1248 e inizio dell’erta a 440 metri bibianesi. In mezzo, nove chilometri insidiosi, contraddistinti da pendenze che stabilmente superano il 10 per cento, arrivando anche ad un massimo di 16 per cento. Via Principi d’Acaja, doppio muro Arrivati a Montoso, i corridori scenderanno diretti su Bagnolo e di qui si dirigeranno a Pinerolo attraverso Cavour e Osasco.

Nella città d’arrivo, la seconda ascesa al muro fiammingo di via Principi d’Acaja riporta al 2016, quando c’erano in fuga Moser e Brambilla, superati a ridosso del traguardo da Trentin. A San Maurizio, deviazione in via De Amicis, via Savorgnan d’Osoppo, via Rossi, via Cavalieri d’Italia, piazza della Repubblica. Conclusione in corso Torino.

 

La Pinerolo-Ceresole Reale

Venerdì 24, Pinerolo-Ceresole Reale (Lago Serrù) che annuncia in avvio la Colletta di Cumiana e Giaveno. All’ombra di San Maurizio si vivrà l’attesa tutta particolare per un episodio agonistico nel  solco delle precedenti Pinerolo–Galibier (Tour de France 2011) e Pinerolo–Risoul (Giro 2016). La Cuneo-Pinerolo è la tappa numero 12 e misura 146 chilometri, la Pinerolo-Ceresole, tredicesima tappa, ha uno sviluppo di 188 chilometri. Alla presentazione milanese - ospiti anche Chris Froome, Elia Viviani e Gianni Moscon - palese la soddisfazione di Chiatellino per l’ennesimo arrivo del Giro nella sua città, rappresentata dal sindaco Luca Salvai e dalla Vicesindaco Francesca Costarelli (nella foto, da sinistra a destra, il patron pinerolese con il Direttore del Giro Mauro Vegni ed i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale, in posa davanti al trofeo del vincitore).

Aldo Peinetti
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