L'astronauta Maurizio Cheli a Pinerolo, incontra la redazione dell'Eco

Maurizio Cheli, 59 anni, un trascorso da astronauta, pilota e collaudatore di aerei, ora imprendintore, ha fatto visita oggi alla redazione dell'Eco del Chisone. Un incontro favorito dal fatto che Cheli questa sera sarà ospite d'onore presso l'Apr, azienda del settore aereo spaziale, con sede a Pinerolo, nell'area industriale della Porporata. L'Apr festaggia infatti i vent'anni di attività sotto la guida del suo creatore e amministratore delegato Andrea Romiti insieme ai suoi dipedenti.

Cheli con grande disponibilità ha risposto alle tante domande poste dai giornalisti della redazione. A chi gli chiedeva come fosse riuscito a fare così tante cose insieme ha risposto lapidario:«Semplicemente perchè altrimenti mi sarei annoiato, ad esempio uno dei motivi che mi hanno spinto a non proseguire nella mia carriera di astronauta e stata la voglia di buttarmi in un nuovo progetto come la realizzazione del nuovo caccia europeo Eurofighter Typhoon". Nel ricordare l'impresa a bordo dello Space Shuttle Columbia: emozioni, ma anche la necessità di controllarle per evitare errori. «La cosa più bella dello spazio è la terra, i suoi colori, i laghi, le foreste che si riescono a distinguere con nitidezza, compresi i danni arrecati all'ambiente e poi il nero dello spazio, così profondo non lo avevo mai visto» ci ha raccontato. E poi la sua ultima impresa per non annoiarsi, la conquista dell'Everest, lo scorso maggio: «Lo avevo visto da lassù, dal'alto inbasso è mi sono ripromesso che una volta a terra ci sarei salito». «Nel mio percorso di vita ho imparato soprattutto una cosa, che nella realizzazione di un progetto tutti devono fare la loro parte fino in fondo, ed ognuno anche che svolge il lavoro più umile è importante per raggiungere l'obiettivo» ha concluso.