Altra fiammata estiva, ma prontamente spenta dalle correnti instabili?

Altra fiammata estiva, ma prontamente spenta dalle correnti instabili?
Giovedì 31 Maggio 2018 - 14:35

Non è la solita partenza a razzo dell’estate in anticipo sulla tabella di marcia, come più volte siamo stati abituati negli ultimi anni. Il mese di maggio che si sta per concludere non è certo stato contraddistinto da ondate di caldo con temperature “over 30”, anche se d’altra parte non si sono verificati periodi con temperature sotto la media stagionale: obiettivamente maggio 2018 nelle nostre zone è risultato piuttosto piovoso grazie a numerose giornate instabili, nonostante siano scarseggiate perturbazioni organizzate da piogge di tipo “democratico”, e con valori termici intorno alla media o leggermente superiori.
Questo comportamento trae origine dall’insistente presenza di aree depressionarie sull’Europa occidentale, soprattutto sulla penisola iberica, che spesso hanno esteso la loro influenza verso l’Italia portando molta instabilità e talvolta (come successo tra giovedì e sabato scorso) hanno favorito di sponda temporanee e modeste risalite anticicloniche dal nord Africa.

Questo alternarsi tra affondi delle correnti instabili da ovest e risalite di aria più calda e stabile dal nord Africa potrebbe essere la caratteristica saliente anche della prima decade di giugno, con periodi più freschi (ma non troppo) ed instabili intervallati da effimere e modeste “fiammate” estive di stampo africano.
L’attuale area di bassa pressione sull’Europa occidentale, che sta ancora condizionando negativamente il tempo sulle nostre zone e che porterà altra instabilità pomeridiana-serale nella giornata di domani, a partire da venerdì tenderà ad indebolirsi e contemporaneamente ad arretrare il suo centro d’azione sulle coste portoghesi; ciò favorirà la risalita verso nord di un promontorio anticiclonico di origine nord-africana, che porterà con sè aria più calda e stabile in quota soprattutto tra sabato e domenica. Pertanto il tempo diventerà più soleggiato e caldo su gran parte d’Italia, con clima praticamente estivo al centro-sud e quasi al nord, dove l’instabilità verrà sensibilmente ridimensionata (seppur probabilmente non debellata del tutto) e le temperature massime torneranno a sfiorare o a toccare i 30 °C.

Già nel corso della giornata di domenica la pressione in quota tenderà gradualmente a diminuire sopra le nostre teste, sotto l’incalzare da ovest della nuova area depressionaria. Il risultato sarà un nuovo aumento dell’instabilità pomeridiana-serale, con isolati rovesci e temporali anche forti grazie anche allo strato d’aria caldo ed umido presente alle basse quote.
L’instabilità diverrà molto più marcata, associata ad una certo calo termico, nel corso della giornata di lunedì, quando un piccolo vortice depressionario in quota, colmo di aria più fresca, si posizionerà sul Mar Ligure favorendo lo sviluppo di diversi nuclei temporaleschi a spasso per il Piemonte; anche la giornata di martedì ne verrà condizionata, con nuovi rovesci o temporali in formazione e clima abbastanza fresco (temperature massime in pianura probabilmente non superiori ai 25 °C).

A questo punto i modelli divergono un po’ sull’evoluzione dei giorni successivi, che potrebbero essere caratterizzati da un temporaneo ritorno del sole con temperature estive oppure da una prosecuzione del periodo instabile e più fresco. Tutto dipenderà dai movimenti che effettuerà la mai doma circolazione depressionaria sulla penisola iberica, la quale potrebbe lasciare un po’ di spazio all’anticiclone africano sull’Italia oppure continuare ad estendere la sua influenza verso la penisola ed in particolare le nostre zone.
La sensazione generale, come già detto ad inizio articolo, è che la prima decade di giugno non ci regali la classica stabilità estiva che molti si aspettano ma piuttosto l’alternarsi di giornate soleggiate e calde (ma non troppo) ed altre instabili e fresche (ma non troppo).
Il grafico sottostante, che mostra le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto:

 

Articolo a cura di Meteo Pinerolo

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Paola Molino