Giaveno, omicidio dell'Aquila: vite sconvolte da una notte di follia. Il processo in Corte d'Assise

Giaveno, omicidio dell'Aquila: vite sconvolte da una notte di follia. Il processo in Corte d'Assise
Mercoledì 4 Aprile 2018 - 10:38

Nevicava fitto quella notte di metà gennaio dello scorso anno. Manuel Morisciano, col cugino Eric Romano e altri due coetanei, salì all’Alpe Colombino per due sgommate nel piazzale gelato dell'Hotel Aquila. Una tradizione immancabile per i giovani di Giaveno: alle prime nevicate si sale lassù. Quella sera però le cose andarono in modo diverso e presto il divertimento si trasformò in tragedia. Pochi minuti, sufficienti a cambiare per sempre i destini di tante famiglie. Lassù, in quella notte di neve, spuntarono spranghe e pistole. A terra rimase un motociclista degli Hells Angels, Alessandro Gino, poi morto dopo una settimana di agonia. Da allora, Eric e Manuel, sono in carcere. La scorsa settimana, in Corte d'Assise, è iniziato il processo a Morisciano. Per i Romano (Eric e il padre Claudio, ex assessore a Giaveno), udienze a porte chiuse. Ampio servizio su L’Eco del Chisone in edicola, disponibile anche in versione digitale.

Lucia Sorbino
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