Intervallo anticiclonico, prima di una nuova perturbazione atlantica

Intervallo anticiclonico, prima di una nuova perturbazione atlantica
Martedì 23 Gennaio 2018 - 10:54

l fronte caldo transitato nella giornata di ieri è stato l’ultimo corpo nuvoloso di una serie di perturbazioni da W-NW che ha portato molte precipitazioni oltralpe, nevose in media da quote di media montagna, ed in misura minore sulle alte valli nostrane.
Le forti correnti in quota, segno dell’arrivo veemente delle correnti perturbati atlantiche nel cuore del continente europeo negli ultimi giorni, hanno creato non pochi disagi alle attività all’aperto in montagna; inoltre frequenti raffiche di Foehn hanno interessato le valli, con alcuni sconfinamenti fino in pianura, portando temperature piuttosto miti per la stagione e tassi di umidità quasi desertici.

Nei prossimi 2 giorni ci aspetta un tempo molto più tranquillo, grazie all’espansione temporanea dell’anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo centro-occidentale.

Già nel corso della giornata odierna i venti in quota diminuiranno decisamente di intensità, divenendo generalmente deboli dalla serata. Contemporaneamente, si dissolveranno le nubi compatte tra le alte valli ed io versante francese e di conseguenza cesseranno finalmente le precipitazioni.
Le temperature in quota risulteranno ancora piuttosto miti per il periodo, seppur in probabile lieve calo rispetto ai picchi raggiunti nella giornata di ieri; valori massimi “over 10 °C” saranno ancora possibili soprattutto in valle grazie ad un residuo effetto favonico, ma anche le minime si manterranno abbastanza elevate, con molte località di media-bassa montagna che faranno molta fatica a scendere sotto i 5 °C. Temperature piu’ basse in pianura, con minime di poco sottozero soprattutto in aperta campagna e massime quasi ovunque inferiori ai 10 °C.

La giornata di mercoledì sarà caratterizzata dal classico tempo anticiclonico della stagione fredda, con cielo sereno o poco nuvoloso in quota e clima mite per il periodo a cui si contrapporranno nubi basse e nebbie sparse nelle zone di pianura.
Le temperature minime e massime in alta quota si manterranno generalmente sui valori della giornata precedente, mentre caleranno di qualche grado in valle per la definitiva cessazione delle residue correnti di Foehn (risulterà molto piu` difficile superare la soglia dei 10 °C). In pianura resisterà un po’ di freddo (relativamente alle quote maggiori), con minime localmente poco inferiori agli 0 °C e massime che supereranno di poco i 5 °C.

Tra mercoledì e giovedì vi sarà un progressivo richiamo di aria piu` umida dai quadranti meridionali, prodromo di un peggioramento di stampo atlantico del tempo che interesserà le nostre zone tra giovedì sera e venerdì.
Pertanto nella prima parte della giornata di giovedì nubi basse e nebbie sparse persisteranno nelle zone di pianura, mentre in quota arriveranno le prime velature nuvolose a coprire parzialmente il cielo.
La cartina sottostante, relativa alla notte tra mercoledì e giovedì, mostra la nuvolosità prevista sull’Europa occidentale:

 

 

 

Si nota la perturbazione atlantica, responsabile del peggioramento delle 24 ore successive sulle nostre zone, situata sulla Francia ed in spostamento verso est, raggiungendo le Alpi occidentali tra il pomeriggio e la serata di giovedì. In Valpadana sono ben segnate le nubi basse, saldate a banchi di nebbia, con un colore rosso-violaceo.

Nel corso di giovedì sera la copertura nuvolosa si farà via via piu` compatta e partiranno le prime pioviggini sparse tipiche di un clima uggioso, in attesa del peggioramento vero e proprio che partirà soltanto in nottata.
Le temperature in quota caleranno nettamente sia nei valori minimi che in quelli massimi, con la quota neve in discesa verso i 1000-1200 metri già in serata; in pianura le minime saranno stazionarie o in lieve aumento, mentre le massime perderanno qualche grado non superando piu` i 5 °C.

Articolo a cura di Meteo Pinerolo

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Paola Molino