Oggi, giovedì 5 ottobre, giornata di sciopero alla Nestlé di Moretta. Nello stabilimento si producono pasta fresca a marchio Buitoni e il famoso formaggino Mio, vi lavorano quasi 200 persone. I sindacati confederati uniti hanno deciso di scioperare in seguito all’incontro con i vertici della multinazionale svizzera che si è svolto venerdì scorso. Da tempo era chiaro che la Neslté volesse mutare i propri piani negli stabilimenti italiani. Il caso più eclatante è Perugia, dove si parla di oltre 300 licenziamenti nello storico stabilimento Perugina. «La Nestlé ha annullato il Comitato Aziendale Europeo dove si doveva discutere dei piani industriali annuali, ci è sembrato giusto scioperare per portare alta l’attenzione. Moretta resta sempre nel limbo, non sappiamo nulla, ma questo silenzio ci preoccupa, soprattutto vedendo cosa sta succedendo attorno- spiega Zeno Foderaro della Flai CIGL -. C’è una chiara volontà di tagliare i costi. Il centro ricerca Buitoni a Sansepolcro (Arezzo) sembra destinato a trasferirsi in Polonia, a Milano si parla di oltre 150 persone a rischio di cui 50 già in cassa integrazione. Anche a Parma, dove sembrava essere partito un nuovo centro di produzione del gelato, le cose si stanno mettendo male. Per questo motivo abbiamo scelto di scioperare ricevendo un’adesione di oltre il 90%».
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