Omaggio dell'elisoccorso al funerale di Luca Prochet, morto nella valanga

Giovedì 2 Aprile 2015 - 17:15

L'elicottero del 118 sul quale ha prestato soccorso per 27 anni come tecnico di Soccorso alpino, poco fa ha reso omaggio a Luca Prochet sorvolando il piazzale del tempio valdese di Torre Pellice dove si sono svolti suoi i funerali.

Per l'ultimo saluto alla guida alpina della Val Pellice, morta insieme ad un turista francese venerdì 27 sotto una valanga mente praticava l'eliski sul monte Terra nera, a Sauze di Cesana, c'era l'intero mondo della montagna stretto attorno alla moglie e ai figli, come una grande famiglia.

 

Il gonfalone del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologicoe precedeva il corteo con decine e decine di tute rosse, i soccorritori della Guardia di finanza, il vessillo e le guide del Centro Guide alpine di Alagna, sindaci e rappreentanti di aministrazioni comunali e strutture turistiche dell'Alta Val Chisone che hanno lavorato con Luca Prochet, tantissimi amici assiepati dentro e fuori dal tempio venuti anche dalla Francia, dove la guida ed ex direttore della Scuola dei tecnici di Soccorso alpino abitava.

 

Numerosi gli interventi che lo hanno salutato e ricordato con commozione e ammirazione per l'uomo e il volontario. Hanno voluto parlare anche il figlio Simone, che si è espresso in italiano («Seguirò sempre le tracce che hai lasciato per me») e il fratello Matteo: «Non perdo un fratello, ma un amico, un fratello, un padre. E mio figlio non perde uno zio ma un amico, uno zio, un nonno, un eroe».

 

Tra le letture del pastore Marcello Salvaggio, alcuni versetti dal libro del profeta Isaia: «Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto». «Quelle montagna che trema, che Luca ha tanto amato e rispettato, rappresenta anche le nostre certezze e i nostri rapporti che vengono meno, ma la Parola ci dà pace». Il sacerdote cattolico don Giuseppe Alluvione, che ha conosciuto Luca Prochet giovanissimo  e a lungo ha lavorato con lui a Casa Alpina don Barra a Pragelato, ha parlato di «evento imprevisto e imprevedibile». Il presidente regionale del Soccorso alpino Aldo Galliano lo ha ringraziato «a nome di tutte le persone che hai salvato in questi anni e forse si sono scordate di ringraziarti, non sapendo quanto impegno, lavoro e fatica servano per far sembrare banale quello che facevi».

 

Nella foto, l'arrivo dell'elicottero sulla sinistra, mentre si apprestava a compiere due giri attorno alla zona del tempio valdese.

l.p.
Foto di Dario Costantino
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