Nichelino: Riggio vara la Giunta. D'Aveni alla Manutenzione

Giovedì 12 Giugno 2014 - 09:01

Sette assessori, di cui tre donne, tutte alla loro prima esperienza in Giunta. Ieri sera il sindaco Angelino Riggio (al centro della foto con la camicia bianca, alla sua destra Fattori e alla sinistra D'Aveni) ha varato la sua squadra.

Franco Fattori (candidato sindaco alle Comunali con liste civiche), come anticipato, svolgerà il ruolo di vicesindaco e gestirà le deleghe all’Urbanistica, all’Edilizia privata, all’Igiene urbana, all’Ambiente e ai Lavori pubblici.
Filippo D’Aveni (D’Aveni per Nichelino) ha portato a casa Istruzione, Protezione civile e Manutenzione, delega tanto contesa che sembrava destinata a Fattori.

Il braccio destro di Riggio, in campagna elettorale, Claudio Benedetto si occuperà di Bilancio e Patrimonio. Mentre Diego Sarno (Democratici per Nichelino) seguirà Sport, Cultura e Progetti internazionali.

La componente rosa della Giunta è costituita da Maria Antonietta Ricci (Nichelino domani) che ha le deleghe ai Quartieri, Servizi demografici, Pari opportunità, Cimiteri e Associazionismo. Mentre le due giovani, Marta Marando, figlia di Renato Marando dei Comunisti italiani, e Giorgia Ruggiero (Democratici per Nichelino) si occuperanno di Politiche giovanili e di Politiche sociali, la prima, la e di Lavoro e Commercio, la seconda. Fuori dalla Giunta, ma con un ruolo di prestigio, Graziella Scaramuzzino (D’Aveni per Nichelino): sarà presidente del Consiglio comunale.

Non mancano polemiche e reazioni. Il più duro è il segretario dimissionario del Pd locale, Salvatore Buglio: «Deludente e “vecchia” nella forma e nella sostanza. Abbiamo il Presidente del Consiglio comunale Scaramuzzino: ex Forza Italia. Assessore all’Istruzione: ex candidato sindaco della destra. L’assessore all’Urbanistica: ex Forza Italia. Non finisce qui. Abbiamo, come si usa nelle monarchie, la diretta discendente dell’ex assessore Marando. La figlia, senza passare attraverso le elezioni e senza l’alito di meritocrazia si ritrova a fare l’assessore. Fastidioso nepotismo – non usa mezzi termini –. In buona sostanza tutto il potere se lo riprende Fattori, che aveva perso le elezioni. E Riggio? Riggio da esperto parolaio ha la delega al nulla».

Critico anche l’ex capogruppo del Pd Maddalena Lotesto: «Chi di voi, carissimi amici di Nichelino conosce Marta Marando? Come mai è diventata assessore alle Politiche giovanili e Politiche sociali del nostro Comune?» – ad onor di verità anche Giuseppe Catizone ha nominato ben tre assessori che non si erano candidati alle Comunali: Andrea Di Benedetto, Daniela Polastri e Cristina Laface. Ironico e mordente il candidato sindaco dei 5 Stelle Domenico Cuppari: «Questa novella ha bisogno d’essere commentata dai nostri elettori. Io storco il naso, non mi sbottono troppo, anche se i bottoni stanno per saltare comunque!».

 

m.b.
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Paola Molino