Tribunale: i magistrati, «il decreto correttivo è urgente: si rischia la paralisi»

Venerdì 17 Maggio 2013 - 12:11

Dura presa di posizione quella assunta dai magistrati di Pinerolo (Tribunale e Procura) che in un comunicato inviato a tutti gli organi competenti (Ministro della Giustizia, Anm, commissioni giustizia di Camera e Senato) hanno ribadito il "no" alla soppressione del tribunale pinerolese e la ferma richiesta di un decreto legislativo correttivo. 

«Pur nella convinzione che una razionale riorganizzazione della geografia giudiziaria sia una delle condizioni per perseguire una migliore efficienza del servizio giustizia - leggiamo nella missiva firmata da Giannone e Maina - i magistrati evidenziano i ritardi (di oltre 100 giorni rispetto alla scadenza prevista dalla legge) nell'approvazione delle nuove piante organiche. Un fatto che non consentirà di attuare i necessari trasferimenti di magistrati e personale negli uffici accorpanti entro il 13 settembre. Questa circostanza, unita alla grave situazione edilizia di molti uffici accorpanti, rischia di determinare una vera e propria paralisi della giustizia. 

I magistrati denunciano inoltre che alcune scelte del decreto legislativo n. 155 sono contrarie alla legge delega (per Pinerolo vedasi la questione del decongestionamento dei tribunali metropolitani) e sono state prese disattendendo i pareri degli organi consultati (fra cui Commissioni Giustizia di Camera e Senato. Per questo invitano tutte le forze politiche, non solo quelle che già si erano espresse per il mantenimento dei tribunali di Pinerolo più altri sei, a rispettare ed attuare gli impegni presi.

«Approssimandosi la scadenza del 13 settembre (con necessità di fissare le udienze penali e civili successive a tale data) diventa urgente - concludono i magistrati locali - arrivare ad un provvedimento legislativo correttivo che preveda il ripristino del tribunale di Pinerolo e magari ne amplii competenza e organico».

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Paola Molino