Nuove povertà: nasce la Caritas di valle

A Villar Perosa la sede del nuovo gruppo che coordina le parrocchie

VILLAR PEROSA - Nuove povertà crescono nella valle. Persone che hanno perso il lavoro, o che lo perderanno al termine di una lunga cassa integrazione. Famiglie con figli che non riescono più a far fronte alle spese. «Iniziano non riuscendo più a pagare l'affitto, poi si passa alle bollette», conferma l'assessore ai Servizi sociali della Comunità montana Clara Bounous. Si aggiungono i separati in difficoltà, e gli anziani in costante aumento.
È a queste categorie che si rivolge ora anche un nuovo nucleo di volontari, che hanno deciso di fondare a Villar Perosa la Caritas delle Valli Chisone e Germanasca.
Sotto la supervisione di don Rafael Urzua, parroco di Prali e vicario di zona della Caritas diocesana, fanno parte della nascente associazione i villaresi Mauro Clot, Daniela Franza, Angelo Peirone e il diacono Enrico Berardo.
L'associazione sarà formalizzata nei prossimi giorni, e ha già sede all'oratorio villarese. «Ci proponiamo di coordinare tutte le parrocchie delle due valli - spiega Clot, già direttore dell'ex-scuola Riv - e di collaborare con i Servizi sociali e le altre realtà impegnate in questo settore, per evitare doppioni, individuare chi ha davvero bisogno di aiuto e magari non osa chiedere, e impedire l'accaparramento delle risorse da parte di pochi furbi».
I primi passi per un simile coordinamento erano già stati tentati tre anni fa con l'allora parroco di Pinasca don Virgilio Gelato. Ora la crisi dell'industria, e non ultimo l'incontro di quest'estate delle operaie della New Co.Cot di Perosa col vescovo presso il presidio, hanno spinto questi primi volontari a formalizzare l'associazione.
«La raccolta è già iniziata in diverse parrocchie - aggiunge Clot - ci sono già state delle donazioni e i prodotti vengono subito ridistribuiti».
La bomba sociale in parte è già esplosa. Ma nuovi potenziali utenti sono dietro l'angolo. Le borse alimentari consegnate dai Servizi sociali per conto della S. Vincenzo sono aumentate da una media di 160 al mese (anno 2011) a 170 nei primi otto mesi di quest'anno. «Il servizio, inoltre, è in crisi perché i supermercati donano sempre meno gli alimenti vicini alla scadenza», spiega il responsabile dei Servizi Livio Vigna… (approfondimento nell'edizione in edicola)

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Paola Molino