Scuole: fumata nera sindaci in disaccordo
Gli accorpamenti di scuole, voluti dalla legge, creano forti divisioni. Sembra una contraddizione in termini, eppure le cose stanno proprio così. La conferma più recente viene da due realtà diverse: una in Val Po e l'altra nella pianura pinerolese.
Nel primo caso sono Sanfront e Paesana a chiedere di mantenere entrambe l'autonomia scolastica, dopo un iniziale percorso convergente. Paesana ha cambiato strategia e dice ora alla Regione di voler restare da sola, con Sanfront che a quel punto pretende altrettanto.
In pianura non hanno invece raggiunto alcun accordo i sindaci di Scalenghe, Airasca, Piscina, Vigone, Buriasco e Macello riunitisi per cercare di aggregare in modo condiviso le loro scuole. Ognuno è rimasto sulle sue posizioni, che ricalcano sostanzialmente la mappa attuale, rendendo impossibile qualsiasi accordo. La decisione è stata demandata alla Provincia, affidando a lei il compito ingrato di scontentare qualcuno. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino