Nuove generazioni in agricoltura

Ma oggi è diventato un lavoro per ricchi

I giovani hanno scoperto l'agricoltura. Aumenta il numero di quanti, terminate le scuole superiori, decidono di vivere lavorando la terra, andando così a colmare quel vuoto generazionale che si era determinato. Prima di loro i padri, a differenza dei nonni, avevano scelto di andare a lavorare altrove. Meglio dipendenti e stipendiati, dovevano aver pensato. Ma c'è un però: devi avere soldi, molti soldi. «Per iniziare devi investire dai 700.000 al milione di euro» calcola Alberto Bunino, imprenditore agricolo 26enne di Cavour. Un problema che le associazioni di categoria hanno messo in luce più volte: «Oltretutto il credito non aiuta i giovani: io - racconta Riccardo Chiabrando, presidente provinciale della Coldiretti Torino - ho dovuto garantire per i miei figli, altrimenti le banche non avrebbero concesso loro il mutuo». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino