Pinerolesi col conto in Svizzera: per i pm non sono processabili
Sono una trentina i pinerolesi su cui la Guardia di finanza di Pinerolo ha acceso, talora per la prima volta, i riflettori. I loro nomi erano nella famosa "lista Falciani", quella che il tecnico-informatico, ex-dipendente della filiale della Hsbc di Ginevra, nel 2007 aveva trafugato per poi consegnarli ai magistrati di Nizza (città in cui risiede). Da qui erano passati alla Procura di Torino, che poi aveva provveduto a smistarli ai colleghi di competenza (compreso, ovviamente, l'ufficio guidato da Giuseppe Amato).
In quell'esplosivo dossier, 80mila nomi di correntisti sparsi in tutto il mondo, quasi seimila (altre fonti dicono settemila) in Italia, 30 (o poco meno) nel Pinerolese. Nomi illustri come Bulgari, Valentino, Sandrelli o Gregoraci. Vip, ma anche no. Come i nostri concittadini che anzi, con la solita "discrezione" sabauda, proprio non fanno ostentazione di ricchezza. Età media alta, imprenditori o ancora meglio discendenti di imprenditori, e beneficiari delle loro eredità. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino