Pinerolo: le luci del Tour sulla "Caprilli": verso un utilizzo più ampio?

L'evento ha riportato il monumento al centro della città

La Caprilli "monumento" lo è sempre stato, non c'è Tour che tenga, ma è merito del Tour se ora è un "luogo" riconsegnabile alla città. L'evento ha offerto l'occasione e l'abbiamo colta, mettendo a disposizione come sala stampa il maneggio coperto più grande d'Europa (Vienna permettendo). Niente male come colpo di teatro.
Legittimi trionfalismi a parte, la Pinerolo della Cavalleria e, aggiungiamo, del ciclismo, visto che Coppi la scelse per la sua impresa più bella, ha fatto un figurone grazie ad i buoni uffici di Elvio Chiatellino che si è accollato, oltre a tutto il resto (monsieur Prudhomme non ha sconfinato per simpatia) l'adeguamento della struttura e le relative installazioni. L'argent fait la guerre, insomma, e d'"argent" ne ha cacciato un bel po' (650mila euro, a quanto pare). (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino