Alla "Poet" nessun sorteggio

Accordo tra i genitori per "spartirsi" il tempo prolungato

Scongiurato il sorteggio, uno spettro che per alcune settimane ha turbato i sonni di molti genitori. E anche questa volta, buona volontà e spirito di collaborazione hanno supplito ai tagli che affliggono la scuola e non consentono ai vari istituti di garantire l'offerta formativa degli anni passati.
Questa volta la scure si era abbattuta sulla media Lidia Poet di via dei Rochis, in particolare sulla succursale di via Giovanni XXIII. Qui gli iscritti alla prima erano 92 ed inizialmente solo 26 avevano scelto il tempo ordinario (30 ore a settimana, tutte le mattine ore 8-13). In 66 avrebbero voluto fruire dei moduli da 36 o 37 ore (con due o quattro pomeriggi a settimana). Ma l'effetto Gelmini non ha lasciato scampo: niente classe da 36 ore e quindi un'ondata di ragazzini esclusi dal prolungato (per tutti il tempo "pieno"). Da qui il rischio che si procedesse al sorteggio.
«Nel corso di alcune riunioni abbiamo prospettato ai genitori un'organizzazione che ci consente di offrire anche una classe da 34 ore settimanali (cinque mattinate e tre rientri pomeridiani, ndr)», chiarisce Michelis. «Le famiglie hanno valutato positivamente i nostri tentativi di andare incontro alle loro esigenze e così c'è stato un "travaso" naturale sugli altri moduli». In parecchi hanno dovuto fare di necessità virtù, ma il problema è stato comunque risolto, e senza neppure chiedere aiuto al Comune (inizialmente coivolto).
Morale: alla succursale ci saranno 4 prime. Una da 37 ore con 26 allievi, un'altra da 34 ore («assicurata per il triennio», aggiunge il preside) con 25 alunni e due da 30 ore (per totali 41 ragazzi). Quanto alla sede di Via dei Rochis, 94 iscritti: 46 in due classi a 30 ore, 24 a 36 ore e altrettanti per l'indirizzo musicale (32 ore).

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Paola Molino