«Non me ne andrò, questa è casa mia»

Villar Pellice: tre anni fa la tragedia ai Garin, ora si parla di abbattere alcune abitazioni "a rischio"

VILLAR PELLICE - «Guardi le mie rose come sono belle. Le fece arrivare mia madre, dall'Olanda, nel 1963. Sono 48 anni che fioriscono». Ci sono case che raccontano una storia, altre che ne raccontano mille. Lidia Ferrari le ricorda tutte, accarezzando con lo sguardo la sua abitazione immersa nei fiori e nel verde. Una trave, sullo stipite di uno degli ingressi, reca un'incisione antica: 1797. «La mia famiglia abita qui dal 1880, quando mio nonno, Pietro Barolin, tornando dall'Uruguay, l'acquistò dalla parrocchia cattolica». Lidia strizza l'occhio: «Da buon valdese, era una soddisfazione». Qui Barolin mise su una carradoria. I muri robusti, spessi anche 90 centimetri, erano adatti ad ospitare la lavorazione del ferro con il maglio. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino