Isoke, il coraggio di una donna "invisibile"

La ragazza, nigeriana, a Pinerolo per presentare un suo libro-denuncia

Il vestito verde illumina due occhi vivissimi. A vederla sorridere e chiacchierare mangiando una pizza non sembra vero che abbia vissuto una delle esperienze più dure che possa capitare a una donna: la prostituzione. Isoke Aikpitanyi, nata in Nigeria a Benin City, è a Pinerolo per raccontare la sua storia che è la storia di tante altre donne «invisibili». Lo fa da anni perché il mondo sappia e incominci a osservare davvero.
Venerdì scorso ha presentato alla libreria Mondadori di Pinerolo il suo ultimo libro: "500 storie vere sulla tratta delle donne africane in Italia", un’indagine capillare realizzata sul territorio nazionale con il contributo del ministero delle Pari opportunità, che racconta le vicende di centinaia di ragazze rese schiave e costrette con l’inganno a prostituirsi dall’alleanza fra mafia nigeriana e criminalità italiana. L'incontro è inserito nella mini-rassegna "Primavera dalle dita brune" che raccoglie fondi per l'associazione "Le ragazze di Benin City" che sostiene le migliaia di ragazze nigeriane schiavizzate in Italia. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino