Padre-padrone a Cercenasco: picchiava moglie e figli

Resta in carcere: l'ha deciso il Gip

Resta in carcere Guglielmo Milone, nato a Cercenasco 54 anni fa e lì tuttora residente. Lunedì 13 il giudice Alberto Giannone ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dal difensore, avv. Monica Bernardoni. Troppo pesanti, a detta del gip, gli indizi di colpevolezza contro quell'uomo che senza mezzi termini viene definito "padre-padrone". Uno che per più di vent'anni ha picchiato la moglie (che solo ad ottobre ha trovato il coraggio di denunciarlo) e i tre figli. Pugni, schiaffi, calci, minacce e insulti: ogni pretesto era buono per scatenare la sua furia. Tanto che la violenza, in quella famiglia, era vista come una «cosa normale».

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino