La Consulta salva le Comunità montane
Le Comunità montane non saranno lasciate morire di fame. Quest'evidente intendimento del legislatore nazionale, che aveva azzerato il fondo statale dedicato in Finanziaria, è stato frustrato dalla Consulta, che ha trovato il provvedimento non in linea col dettato costituzionale.
Secondo la Corte, il "taglio" non può ignorare che - in passato - le Comunità montane avevano acceso dei mutui coperti dall'aiuto statale. Chiudere i rubinetti è stato un atto arbitrario intollerabile.
E ora che succede? «Le Comunità montane tornano a essere enti locali di diritto regionale e unioni di Comuni per la gestione associata dei servizi», dice Lido Riba, presidente di Uncem Piemonte. Solo che servono i soldi. E lo stesso Riba stima per il Piemonte la necessità di almeno 24 milioni di euro per il 2011. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino