La riscossa dell'acqua potabile

Si ritorna a consumarla grazie ai Punti Smat e alla pubblicità…

Il sasso nell'acqua minerale, permetteteci la parafrasi, l'ha gettato la Coop nei giorni scorsi, annunciando una campagna pubblicitaria in cui invita gli italiani a consumare più acqua pubblica, quella del rubinetto per intenderci. Lo ha fatto, è stato spiegato, per ridurre i gas inquinanti prodotti dai tubi di scarico che trasportano le bottiglie di minerale lungo tutta l'Italia (ne siamo i primi consumatori in Europa).
Una mossa anticipata, se vogliamo, dalla Smat, la società torinese che gestisce il ciclo dell'acqua in Provincia di Torino. Lo ha fatto piazzando in alcuni Comuni i cosiddetti "Punti acqua" dove si distribuisce acqua potabile normale, refrigerata e gasata. Nei primi due casi gratuitamente. Il successo è stato immediato, tanto che in alcune realtà si è registrato un crollo del conferimento di bottiglie di plastica dei cassonetti della differenziata. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino