Pinerolo come Roma: maggioranza a rischio

Per tre mesi non si è più riunito il Consiglio in attesa di risolvere i problemi politici

C'è ancora una maggioranza in Comune a Pinerolo? La domanda è pertinente perché per tre mesi non si è più riunito il Consiglio comunale per timore di qualche imboscata. Nel senso che il sindaco Covato non sa fino a che punto - per le questioni qualificanti, per le quali occorre una maggioranza di sedici consiglieri - potrebbe reggere. Con il rischio di "andare sotto". Questo presupporrebbe l'anticipato scioglimento del Consiglio comunale, mancando una maggioranza certa e consolidata (la stessa situazione che c'è a livello nazionale con un Governo sull'orlo della sfiducia anche se Berlusconi continua a sostenere «i numeri ci sono»).
Per il bene di Pinerolo la politica dello struzzo non paga più. Fingere di ignorare situazioni difficili per non affrontarle non pare davvero l'atteggiamento più corretto.
Diventa obbligatorio, a questo punto, un atteggiamento chiaro da parte di tutti. A cominciare dal sindaco: verifichi i numeri, se li ha ancora; da parte del gruppo ondivago che tiene alle corde Covato: dire chiaramente cosa vuole la parte della minoranza finora silente.
Dieci mesi fa abbiamo scritto che «Pinerolo non può permettersi una crisi al buio» ma ugualmente non può permettersi l'immobilismo, procrastinando all'infinito la soluzione della questione politica che riguarda la sua maggioranza. Sempre che esista ancora. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino