Quinto furto ai danni del centro medico di Volvera

VOLVERA - Camici bianchi ancora una volta presi di mira dallo stillicidio di furti messi a segno ripetutamente nel nuovo studio medico associato di via Ponsati 69. Nel giro di tre anni, si è quasi perso il conto delle visite notturne di ladri e vandali. Non si placa infatti l'emergenza furti per il poliambulatorio di medicina di base aperto nel giugno del 2007 presso cascina Bossatis con l'obiettivo di raccogliere in un'unica struttura sanitaria tutti i medici di famiglia del paese.
Lo studio è composto dai medici Alfonso Tudisco, Franco Bognier, Patrizia Bosso, Anna Puccio, Marco Cannellone e dal pediatra Tito Borello. E tutti quanti lamentano una situazione divenuta insostenibile.
I ladri sono entrati a Ferragosto, sfruttando il buio di una nottata deserta: hanno spaccato l'ampia vetrata e con un ferretto ricurvo sono riusciti a far leva sulla maniglia interna, aprendo la finestra. Poi sono riusciti a entrare nello studio del pediatra Tito Borello e hanno arraffato dalla scrivania il computer portatile. Trovando chiusi i singoli studi, hanno percorso l'intero corridoio e sono fuggiti sfondando la porta sul retro. Già nei giorni precedenti avevano tentato di forzare la finestra, infilando dei cunei negli infissi per cercare di far leva, ma forse sono stati disturbati.
Giovedì notte, altra visita con le stesse modalità d'azione: finestra spaccata, maniglia aperta con un ferro, sono entrati nello studio del dott. Bognier. L'hanno messo a soqquadro e sono scappati con computer e monitor. «Meno male che non hanno rubato il ricettario o i timbri - dice la dott.ssa Anna Puccio, allargando le braccia dopo l'ennesimo furto -. Ormai non sappiamo più cosa fare. L'Amministrazione comunale? Qui non si è vista. Si sono limitati a cambiare il vetro rotto». Ma le telecamere e apparecchiature di videosorveglianza, promesse dal Comune ai medici in occasione dell'inaugurazione del centro, non sono mai state installate.
«E pensare che volevamo installarle a nostre spese ma l'Amministrazione ce l'ha vietato, perché quell'area è comunale», aggiunge la dottoressa. E così gli ultimi furti vanno ad aggiungersi a quelli dell'anno scorso. Quando all'inizio di settembre portarono via indisturbati un monitor, stampante e un cordless; poi forzarono il maniglione antipanico, rubarono un pc nuovo, un altro monitor, stampante e server con tutti i dati dei pazienti. Un centro medico ripetutamente in balia dei ladri.

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Paola Molino