Nuovo tracciato della Tav: a Rivalta è subito polemica

RIVALTA - È stato presentato nei giorni scorsi dal presidente dell'Osservatorio tecnico Mario Virano il progetto preliminare della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. All'incontro, avvenuto in Prefettura a Torino, hanno partecipato il sindaco di Rivalta Amalia Neirotti, i tecnici designati dal territorio Minucci e Drufruca, alcuni membri della Giunta e buona parte dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione. Assenti i membri del Comitato No Tav che hanno definito "grottesca" la richiesta della loro presenza.
L'opera, che secondo le stime costerà circa 20 miliardi di euro, di cui circa 670 milioni finanziati dall'Unione europea, seguirà un tracciato quasi esclusivamente in galleria e interesserà buona parte del territorio rivaltese. Giungendo dalla Valle di Susa, il tunnel terminerà lungo la provinciale che collega Rivoli e Rivalta, all'altezza del pub "L'Ombelico", punto da cui partirà una delle due talpe che scaveranno per dieci metri al giorno per tre anni, ad un livello di circa dieci metri inferiore al piano delle falde acquifere sotterranee.
Proprio in quell'area verrà installato un cantiere di betonaggio grande circa due ettari per produrre il cemento necessario all'opera. Il treno seguirà poi un percorso di circa tre chilometri e mezzo in trincea, cioè i binari saranno interrati e più bassi rispetto al piano del suolo, fino a giungere nei pressi del cimitero e del monastero.
Da lì i binari si ricongiungeranno con quelli dello scalo ferroviario di Orbassano lungo un tracciato di circa un chilometro e mezzo che correrà lungo un "ecodotto", una galleria in cemento, che verrà ricoperta con una collina artificiale creata con il materiale di scavo. Le Ferrovie prevedono che il cantiere durerà dai sette ai dieci anni; il progetto preliminare sarà comunque ancora discusso, mentre la presentazione di quello definitivo dovrebbe avvenire entro la fine del 2010.
Molto critici i membri del Comitato No Tav locale la cui serata organizzata per presentare ai cittadini il progetto ha raccolto oltre 150 persone. Secondo loro l'opera causerà molti danni ambientali oltre a quelli economici: il valore degli immobili crollerà e vi saranno molte difficoltà nei trasporti da e verso Torino. «I materiali usati per creare la collina artificiale potrebbero contenere sostanze inquinanti a causa della lavorazione che hanno subito, come gli oli lubrificanti» spiegano. Secondo loro alcune abitazioni vicine alla cappella di S. Vittore dovranno essere abbattute per far spazio alla linea ferroviaria e all'area di cantiere. Il fronte del "no" ha chiesto inoltre alla prima cittadina Amalia Neirotti di opporsi fermamente al passaggio della linea a Rivalta «scegliendo di non distruggere il territorio».
«Il progetto proposto è sicuramente inaccettabile per Rivalta, dovrà essere fortemente modificato - replica il sindaco -, ma non posso non pensare al futuro dello scalo ferroviario di Orbassano, ritenuto un punto strategico. Abbiamo bisogno di operare le scelte giuste in merito».
Ad oggi i tecnici designati dal Comune non siedono più al tavolo tecnico presieduto da Virano poiché le richieste avanzate dal Consiglio comunale riguardanti la presenza di un terzo tecnico e la realizzazione di un'analisi costi-benefici non sono state accolte: il sindaco ha ribadito che l'Osservatorio rimane uno strumento utile sul piano informativo. A settembre saranno organizzati nuovi appuntamenti informativi per la popolazione. Il Comitato No Tav preparerà una manifestazione per dire "no" alla linea insieme ad altri comitati di zona, mentre il sindaco Neirotti proporrà all'arch. Virano di incontrare al popolazione rivaltese per spiegare il progetto.

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Paola Molino