Cercasi ditta per bonificare Oma e Chimica

Rivalta, un bando "innovativo" per risanare l'inquinamento vicino al Sangone

RIVALTA - «Sarà caratterizzato dall’innovazione e dalla sperimentazione»: così l’assessore all’Ambiente Sergio Muro descrive il bando redatto per individuare la ditta che si occuperà della bonifica dei siti di Oma e Chimica industriale, a Prabernasca a ridosso del torrente Sangone.
«Vista la grandezza dell’operazione e i tempi in cui si concluderà - aggiunge -, abbiamo pensato che l’area poteva diventare un luogo di ricerca di nuove tecniche di bonifica e di valutazione della loro efficacia».
La lunga storia legata ai due siti inquinati dalla lavorazione dei rifiuti pericolosi da parte delle due ditte è iniziata circa sette anni fa, quando dopo iniziative e denunce da parte degli enti locali e dei cittadini la Magistratura ha predisposto la chiusura degli impianti. Lo scenario era decisamente preoccupante: oltre all’ormai famoso "laghetto delle morchie" di circa 300 mq e con una profondità di sette metri che conteneva acidi inquinanti, vi erano numerosi fusti abbandonati e rifiuti altamente inquinanti in un’area a rischio esondazione.
Per il recupero dell’area la Regione Piemonte ha stanziato più di otto milioni di euro: ad oggi è stata inoltrata la richiesta di un ulteriore milione per poter concludere l’operazione riguardante il "laghetto" i cui liquidi dovranno poi essere smaltiti da ditte specializzate.
La caratterizzazione dei suoli, terminata più di un anno fa, ha permesso di stabilire il grado di inquinamento di un’area di circa 3,5 chilometri quadrati grazie all’installazione di più di cento pozzi di controllo delle acque sotterranee e l’analisi di più di 600 campioni di suolo e sottosuolo. È stato così possibile capire la quantità di sostanze inquinanti presenti anche nelle aree circostanti i due impianti che ha permesso di iniziare la bonifica del "laghetto" e quella della discarica attigua, i due elementi più pericolosi vista la vicinanza con il Sangone e le falde acquifere.
«Durante questo mese un gruppo di professionisti è al lavoro per stilare l’analisi di rischio propedeutica alla bonifica vera e propria», precisa Muro.
Per il futuro dell'area che comprende, oltre ai due siti un tempo occupati da Oma e Chimica industriale, anche il Parco del Sangone e parte delle collina morenica fino alla cascina Rifoglietto, l’Amministrazione comunale ha bandito un concorso di idee: si punta a riqualificare l’intera zona inserendo anche alcuni spunti forniti direttamente dalla cittadinanza. Il concorso si è concluso a novembre 2009 e la Commissione giudicatrice sta analizzando i progetti presentati.

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Paola Molino