None sfora il Patto di stabilità

Il sindaco: «Abbiamo pagato i lavori per i nuovi loculi al cimitero»
Ridotti gli stipendi della Giunta, taglio ai trasferimenti statali

NONE - Il Consiglio comunale, in programma giovedì 29, sarà dedicato all'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2009 ed alla votazione del bilancio di previsione. Tre i dati principali del documento economico: il fondo cassa al 31 dicembre è stimato in 3.371.000 euro; l'avanzo di amministrazione risulta pari 846.416 euro; il risultato economico dell'esercizio 2009 è pari a 358.544 euro.

Un quadro che non è sufficiente a soddisfare i rigidi vincoli del Patto di stabilità: il limite imposto è stato superato di circa 300mila euro.

Le conseguenze? Sindaco ed assessori vedranno il loro stipendio ridotto del 30 per cento ed i trasferimenti dallo Stato subiranno un piccolo taglio. «Abbiamo oltrepassato la spesa fissata del Patto - spiega il sindaco Simeone - semplicemente per aver saldato i lavori relativi ai nuovi loculi cimiteriali». Il bilancio di previsione 2010 sarà ridimensionato: «Riasfalteremo via Padre Angelico e via Faunasco, aprendo via delle Aie. Inaugureremo la “Casa della cultura”. Assegneremo una ventina d'orti ai pensionati. Per “None al cioccolato” stiamo pensando ad una manifestazione che assicuri qualità minimizzando i costi. L'inizio della costruzione della futura materna sarà posticipato al 2012».

Su una cosa la prima cittadina è categorica: «Non penalizzeremo il sociale ma saremmo costretti a rivedere il budget riguardo sicurezza e Protezione civile».

Il capogruppo dell'opposizione Nadia Biscola attacca: «Le eccessive spese correnti ed i costi sostenuti per la biblioteca hanno determinato l'attuale situazione: le scelte sono andate in questa direzione, ritengo che se ne sarebbero dovute privilegiare altre. Vi sono inoltre esborsi cospicui dovuti a cause legali che dimostrano poca accortezza nella gestione della cosa pubblica».

Il rischio? È quello di non soddisfare nuovamente gli equilibri finanziari dettati dal Patto di stabilità: «Ma il sindaco deve prendersi in capo tutte le responsabilità derivanti da tale modo d'amministrare». Critiche pesanti che preannunciano una seduta di Consiglio al vetriolo.

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Paola Molino