Ancora un 1º Maggio amaro

Occupazione e sviluppo nodi irrisolti del territorio

Ancora un Primo Maggio amaro per il Pinerolese, lo afferma il vescovo di Pinerolo su queste pagine, lo confermano i recenti dati sulla disoccupazione e sul ricorso agli ammortizzatori (10.000 lavoratori coinvolti), che sono tali da non permettere di guardare con ottimismo al futuro. Sono inoltre moltissime le situazioni di crisi che preoccupano centinaia di famiglie, su tutte si erge a simbolo il caso dello stabilimento della New Co.Cot di Perosa, oltre cento dipendenti, che tra pochi mesi potrebbe essere chiuso ponendo fine a un'agonia che dura da anni. E poi ci sono i tanti lavoratori di cui si sa poco - nell'edilizia, nel commercio, nei servizi, nelle cooperative - insomma quelli con i contratti a termine e poche garanzie, quando ce l'hanno.

In questi giorni si moltiplicano gli inviti alla politica e alle forze sociali e imprenditoriali ad intervenire al più presto per sostenere e rilanciare il territorio, ma per ora la sensazione è che nessuno abbia le idee chiare su cosa fare. In questo contesto, è di queste ultime ore la reiterata proposta di Pinerolo di allargare la sua area industriale di qualità verso Roletto. Ci sarebbero i soldi per portare avanti il progetto, ma occorre che per una volta il territorio si dimostri coeso nell'indicare un obiettivo. Ci riuscirà?

Intanto il sindacato celebrerà ancora una volta il 1º Maggio diviso. Il sindacato di base Alp, il 30 aprile prossimo porterà in Tribunale i responsabili della ex-Stabilus di Villar Perosa, chiusa repentinamente dopo un accordo sottoscritto con il benestare di un'altra sigla sindacale.

All'interno gli appuntamenti organizzati sul territorio per la giornata di sabato.

 

A.M.

(continua)
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Paola Molino