Torre Pellice: i commercianti non fanno squadra

Lo spauracchio del (possibile) centro commerciale a Luserna S.G.
Manca, però, un'associazione di categoria - Poche le adesioni al Piano di qualificazione urbana

TORRE PELLICE - Il centro commerciale che potrebbe vedere la luce a Luserna S. Giovanni, dopo le lamentele dei negozianti lusernesi (che hanno unito le forze, unendosi finalmente in associazione), suscita forti perplessità anche nella vicina Torre Pellice.

«Sembra chiaro che a tutti i livelli politici, dal comunale in su, non vi sia interesse nella piccola distribuzione - afferma Sandro Malan, tecnico dei computer -. Le normative, ad esempio quelle inerenti le garanzie da fornire ai prodotti, favoriscono i grossi centri a scapito nostro. Se le regole fossero uguali per tutti, avrebbero sempre prezzi più bassi di quelli di un negozio, perché acquistano grossi stock di merce; ma non così bassi come riescono ad offrire oggi».

Irene Miceli a Torre Pellice ha un’attività di produzione e vendita di gioielli e monili: «Siamo veramente stufi. Si continua a favorire l’insediamento di grossi supermercati con annessi negozi e altre attrattive, e non si valuta quante persone, la maggioranza, hanno un’attività in proprio che verrà irrimediabilmente danneggiata. Con questi chiari di luna, sapere che sotto casa tua, nelle valli, possa aprire un grosso centro commerciale, è davvero sconfortante».

Claudio Geymonat

(continua)
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