I commercianti di Pinerolo non fanno Centrum

Scarsa adesione da parte degli esercenti ai tentativi di fare squadra
Fidelity e Caprilli card non decollano - La delusione degli organizzatori

L'unione fa la forza. Un vecchio modo di dire che forse i commercianti di Pinerolo non hanno ancora ben interiorizzato se due storici promotori di iniziative "di squadra" sono lì lì per gettare la spugna e iniziare a correre soli.

Ci riferiamo a Franco Valinotti, titolare del negozio di dischi "Rogirò" nonché presidente dell'associazione Centrum Pinerolo (il centro commerciale naturale del nucleo storico), e Studio Erica, agenzia di pubblicità che da sempre promuove iniziative con e per il commercio.

Il primo è l'ideatore di quella che un anno fa appariva finalmente come una proposta brillante anti-crisi e anti-ripercussioni da IperCoop: la Fidelity Card. Il progetto consisteva nel dotare ogni esercizio aderente di una tesserina con microchip in grado di accumulare punti per accedere a sconti, ma anche - e qui stava la vera grande novità - per pagare servizi della città (grazie alla collaborazione di Comune e Regione). Peccato che «su 500 inviti (tanti sono i commercianti di Pinerolo, ndr), una trentina di operatori ha assistito alla presentazione e solamente la metà ha dato segnale di approvare». Il risultato? Della Fidelity Card non si è fatto un bel niente, «non tanto per il costo (600 euro, ndr) quanto, credo, per mancanza di spirito di squadra». E Centrum? «Il logo unico esiste ancora ma a livello teorico (ricordiamo che Centrum Pinerolo è nato nel 2006, soltanto quattro anni fa, ndr). In pratica manca un progetto concreto su cui investire energie e denaro. Sono un po' stufo di cercare di coinvolgere inutilmente i miei colleghi. Evidentemente questo immobilismo a loro sta bene».

Daria Capitani

(continua)
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino