Articolo 18, saltano le Case del ministero

Nichelino, dal nuovo insediamento un incasso di 12 milioni
L'Amministrazione si rivolge all'Atc per realizzare 50 alloggiNICHELINO – Nuovo colpo di scena in merito ai progetti edilizi programmati dall’Amministrazione comunale. È la volta del Piano edilizio conosciuto come "Articolo 18". Dopo il ridimensionamento quasi obbligato del parco commerciale Mondo Juve, con la cancellazione di alcune opere viarie da tutti auspicate, i ritardi nell'avviare la nuova scuola in via Trento, ora tocca al maxi-Piano legato alla residenza delle Forze dell’ordine che nelle intenzioni dell'Amministrazione dovrebbe rivoluzionare la zona vicina alle vie Scarrone e Pateri. Il nodo è rappresentato dai fondi che dovevano arrivare dal ministero e di cui da mesi non si hanno più notizie. Tutto bloccato insomma. E così il Comune ha deciso di trovare un nuovo soggetto pubblico per portare avanti il piano che altrimenti rischia di non vedere la luce. Numerose sono state le riunioni tra Comune e Atc, per capire la fattibilità di un intervento dell’Azienda territoriale per la casa nell'Articolo 18. L’assessore all’Urbanistica Franco Fattori: «In seguito al comportamento attendista del ministero noi dovevamo muoverci in qualche altra direzione, altrimenti l’impasse non si sbloccherà mai. Abbiamo avuto diverse riunioni con l’Atc per capire in che modo possa inserirsi nel progetto». L'Atc mette però le mani avanti: «Vi sono stati incontri ma non vi è nulla di ufficiale. È stata presa in considerazione la possibilità, qualora non giungessero i fondi da Roma di investire oltre sei milioni di euro per la costruzione di questi 50 alloggi all'interno della zona dell'Articolo 18 con fondi regionali del Piano casa». La gatta da pelare si chiama "Articolo 18", un nuovo quartiere che dovrebbe congiungere (a questo punto il condizionale è d’obbligo) l’abitato cittadino con il futuro centro commerciale di Mondo Juve. Costo totale 26 milioni e mezzo di euro, per il Comune oneri percepiti che si aggirerebbero sui 12 milioni. Al centro del nuovo insediamento vi sarà la nuova caserma dei Carabinieri di via I Maggio, che sarà elevata a tenenza e ampliata con la costruzione di otto alloggi di servizio. Poco distante, su via Torino, verrebbe acquisita un’area per realizzare nuovi parcheggi. Circa 400 i nuovi alloggi che nelle intenzioni dovrebbero nascere in periferia. Di questi, 174 su via Torino (100 in edilizia sovvenzionata, 20 libera e il restante agevolata), in modo da creare una zona in cui risiedano famiglie di diverso tenore sociale ed economico. Nella stessa zona poi l’idea è inserire nuovi negozi, ma non ipermercati. In via Scarrone e via Pateri ecco altre case in edilizia libera e agevolata. Sulla prima via saranno costruite palazzine di due, massimo tre piani, sistemate a schiera con un corpo centrale, in via Pateri invece gli alloggi saranno una novantina, in palazzine simili a quelle di via Scarrone, tranne un palazzo, più alto. Sempre qui si aprirà una nuova scuola con sei sezioni di materne e due asili nido. Completeranno il progetto un percorso ginnico attrezzato, nuovi parcheggi, una pista ciclabile e aree giardino.
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Paola Molino