Esercito a pezzi: in vendita

Dal deposito di Candiolo due lotti di materiale all'asta
Da uniformi e capi d'abbigliamento alle cucine da campo rotabili

CANDIOLO - Mercatino dell'usato per materiale militare, dalle casseforti a contenitori e quindi controspalline, fregi, guanti, tenute a due pezzi, uniformi da combattimento. Sono stoccati nel Centro rifornimento e magazzino distaccato di Candiolo e fanno parte del lotto di vendita con licitazione privata in variante sperimentale proposto, con termine ultimo di partecipazione il 30 gennaio prossimo, dall'esercito italiano (Comando logistico Nord di stanza a Padova, centrale di Prato di Valle). Lo Stato si vende addirittura un vasto elenco di beni immobili, figuriamoci una mitica calzamaglia "superpippo", per identificare con questo capo la variegata oggettistica della naja: se qualcuno già scommette che il materiale eccedente messo all'asta andrà a far compagnia a velivoli e mezzi di trasporto alle porte di Pinerolo, c'è da sperare - non si ha la certezza - che si tengano alla larga improbabili rondisti o "fanatici".

Nel lotto proposto dal deposito candiolese ci sono anche (proposta low cost: 7.600 euro) cucine rotabili da campo da 125 e 200 razioni, contenenti amianto. Citiamo testualmente, come nel caso del lungo elenco di materiale il cui prezzo base palese sale a 106.384,22. Tutto fa brodo, è il messaggio che giunge dalle gare d'appalto.

Sembra di stare veramente ad un mercato tematico quando ci si imbatte nel secondo lotto: berretti da combattimento, berrettini di lana, borse per accessori di pulizia, bottoni, calotte coprielmetti, distintivi di grado e fregi. Non è finita: sotto con guanti di cotone, mezze suole di cuoio, passamontagna, sacchi addiaccio, sapone da toilette, sotto tacchi di gomma per calzature, soprascarpe da neve e tessuto policromo.

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Paola Molino